17 luglio 2023

Macchine utensili: export 2022 e previsioni 2023

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Il 2022 è stato un anno ottimo per l’industria italiana delle macchine utensili, robot e automazione; il 2023 sarà ancora positivo, ma la raccolta ordini sta rallentando.

Macchine utensili: export 2022 e previsioni 2023

Secondo i dati di consuntivo elaborati dal Centro Studi & Cultura di Impresa di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE, l’industria italiana costruttrice di macchine utensili, robot e automazione ha messo a segno nuovi record nel 2022.

La produzione italiana di macchine utensili, robot e automazione si è attestata a 7.280 milioni di euro (+15% rispetto al 2021). Il consumo è cresciuto del 26%, a 6.311 milioni, determinando l’incremento sia delle consegne sul mercato interno (3.812 milioni; +21,6%) sia delle importazioni (2.499 milioni; +33,3%).

Le esportazioni nel 2022, hanno raggiunto i 3.468 milioni di euro (+8,5% rispetto all’anno precedente). Il rapporto export su produzione è sceso, dal 50,5% del 2021, al 47,6% del 2022.

I principali mercati di sbocco dell’offerta italiana sono risultati: Stati Uniti (482 milioni, +43,5%), Germania (306 milioni, -13,3%), Cina (226 milioni, -0,7%), Francia (193 milioni, +9,6%), Polonia (188 milioni, +6,2%), Turchia (124 milioni, -3,9%), Spagna (119 milioni, +19,7%), Russia (99 milioni, -3,9%), Messico (84 milioni, +5,2%), Svizzera (74 milioni, +36,8%).

L’industria di settore a livello internazionale è risultata quarta nella classifica di produzione, export e consumo.

Il livello di utilizzo della capacità produttiva è passato dall’80,2% del 2021 all’86,6% del 2022.

Previsioni 2023

Anche il 2023 chiuderà con segno positivo, ma la raccolta ordinativi del primo semestre sta rallentando.

La produzione si attesterà a 7.750 milioni di euro, il 6,5% in più rispetto all’anno precedente, segnando così un nuovo record assoluto nella storia dell’industria italiana di settore.

Il consumo crescerà fino a raggiungere il nuovo valore record di 6.835 milioni di euro (+8,3%), trainando le consegne dei costruttori sul mercato domestico, attestandosi a 4.155 milioni di euro (+9%). Anche le importazioni saliranno fino a toccare il valore di 2.680 milioni di euro (+7,3%).

L’export crescerà a 3.595 milioni (+3,7%), così da tornare sui livelli pre-covid.

Secondo l’elaborazione UCIMU sui dati ISTAT, nei primi tre mesi del 2023, principali mercati di sbocco dell’offerta italiana di macchine utensili sono risultati: Stati Uniti (126 milioni +35,4%), Germania (89 milioni, +43,8%), Cina (55,5 milioni, +23,3%), Francia (54 milioni, +33,9%), Polonia (38 milioni, +10,2%), Turchia (34 milioni +86,8%), Messico (29 milioni, +49,7%), Repubblica Ceca (27 milioni, +118%), Spagna (25 milioni, -16,5%) e India (24 milioni, +38,9%).

Oggi la sfida dei costruttori in tema di innovazione è l’abbinata alla digitalizzazione-sostenibilità che si traduce sia nella capacità di realizzare sistemi che assicurino all’utilizzatore processi efficienti, sia nella possibilità di misurare l’impatto ambientale di ogni fase del processo di lavorazione.

Sempre più aziende del settore stanno lavorando allo sviluppo di un’offerta che preveda, oltre alla vendita del prodotto fisico (la macchina), anche una serie di servizi a valore aggiunto per l’utilizzatore.

La presidente di UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE Barbara Colombo ha chiesto alle autorità di governo “più risorse per invito di buyer esteri in Italia e la riapertura del Fondo 394 per finanziamento, a fondo perduto e a tasso agevolato, delle attività di internazionalizzazione quali, per esempio, l’apertura di sedi e filiali e la creazione di reti di imprese all’estero così come i progetti di sviluppo in materia di transizione ecologica e digitale e la partecipazione a fiere internazionali”.

Fonte: UCIMU-SISTEMI PER PRODURRE

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