La pandemia ha reso ancor più evidente che la crescente domanda di beni di lusso più sostenibili non è un trend passeggero, ma un cambio di paradigma.
Nei prossimi anni la generazione Z, secondo gli analisti di Bain & Company e Positive Luxury, premierà le aziende che avranno un impatto positivo sull’ambiente e sulla società. Per rispondere a questa evoluzione le aziende del settore sono chiamate ad agire su 5 fronti.
- ridefinizione del purpose del brand (per meglio integrare con concretezza i nuovi valori di sostenibilità, apertura, inclusività)
- disaccoppiamento della crescita dai volumi tramite l’adozione di modelli circolari (second hand e rental) per ridurre l’impatto ambientale
- tracciabilità della supply chain
- massimizzazione dei committment ambientali e sociali
- creazione di valore economico dalla sostenibilità.
I marchi di successo potrebbero vedere nel 2030 una quota di mercato del second-hand pari al 20% del fatturato, con un incremento del 40% del margine di profitto del singolo prodotto. Il noleggio di capi e prodotti potrebbe arrivare a rappresentare il 10% del fatturato.
Claudia D’Arpizio, global head sezione Moda & Lusso di Bain & Company, commenta: “Le aziende di successo – anche grazie al supporto che riceveranno dall’intelligenza artificiale – saranno quelle capaci di ridurre le eccedenze nei magazzini, favorendo gli ordini e offrendo al cliente, nel processo, più opzioni di personalizzazione”.
Secondo Matteo Capellini, associate partner di Bain & Company, “Nel 2030, la catena di approvvigionamento del brand di successo potrebbe essere maggiormente localizzata e contare su un numero inferiore di fornitori, con i quali però l’azienda si impegnerebbe in maniera più profonda e concreta per raggiungere gli obiettivi prefissati in termini di impatto ambientale e sociale, così come di qualità e di produzione. La creazione di un ecosistema moderno di questo tipo potrebbe essere fonte di resilienza per i brand”.
La sostenibilità nel lungo periodo non rappresenta quindi un costo, ma un valore soprattutto quando coinvolge oltre ai consumatori, anche i dipendenti, i fornitori e le comunità. Questa è la strada migliore per trasformare le dichiarazioni di intento in azioni concrete, quantificabili dal punto di vista economico.
Fonte: LuxCo2030: A Vision of Sustainable Luxury