5 luglio 2022

La crisi dei semiconduttori

di lettura

La domanda globale di semiconduttori nel 2021 è cresciuta del +26%, ma non è accompagnata da un incremento tempestivo dell’offerta, con conseguenze su tempi di consegna e aumenti nei prezzi.

La crisi dei semiconduttori

I semiconduttori sono utilizzati per realizzare i chip nei settori a più alta intensità tecnologica quali le comunicazioni, l'informatica, la sanità e i trasporti.

Secondo il Brief di Cdp, la filiera produttiva è caratterizzata da specializzazione, concentrazione e forte interdipendenza tra i Paesi produttori. Questa struttura determina significative criticità in caso di tensioni commerciali e geopolitiche.

Se gli Stati Uniti sono leader del comparto (38% della produzione globale), negli ultimi anni si è visto un ruolo crescente dei Paesi asiatici, in particolare Cina, Taiwan, Corea del Sud e Giappone.

L’attuale crisi globale dei semiconduttori è un fenomeno iniziato già da alcuni anni con la guerra tecnologica USA-Cina, snodo cruciale della più ampia competizione per la supremazia tecnologica mondiale, accelerata dalla pandemia.  Oltre alle questioni geopolitiche, l’eccesso di domanda di semiconduttori è stato l’effetto congiunto di:

  • fattori strutturali (l’accelerazione del 5G, l’elettrificazione delle auto e la diffusione dell’Internet delle Cose)
  • fattori congiunturali (l’aumento di domanda di tecnologia registrato con la pandemia e il conflitto russo-ucraino, che tramite diversi canali minaccia le catene di fornitura).

Da un lato, i chip sono parte dell’insieme di beni oggetto di sanzioni da parte degli Stati Uniti; dall’altro, Russia e Ucraina sono fornitori di gas chimici come il C4F6 e il neon, fondamentali per i processi produttivi nella filiera dei semiconduttori.

L’Europa rappresenta il 20% del fabbisogno mondiale di semiconduttori, ma realizza solo il 10% della produzione, con una dipendenza elevata da forniture estere.

L’UE ha adottato lo European Chips Act per raddoppiare la capacità produttiva dell’Unione. Intel ha annunciato un piano di investimenti decennale da 80 miliardi di euro, da realizzare lungo l'intera catena del valore dei semiconduttori europea.

L’Italia è presente nel settore della microelettronica con l’italo-francese STMicroelectronics (primo produttore europeo) e con circa 1.900 imprese attive, che contano quasi 36mila addetti e circa 6,2 miliardi di euro di fatturato. Anche nel nostro paese il settore è molto concentrato: le 17 imprese con produzione sopra i 50 milioni di euro valgono oltre il 50% del mercato nazionale.

La capacità produttiva italiana su queste produzioni così specifiche è cresciuta in volume del 32% tra 2015 e 2020 e del 20% in valore, a fronte di una crescita del fatturato globale del 31% nello stesso periodo.

Il Governo italiano a beneficio del settore ha stanziato nel PNRR 1,1 miliardi di euro e, attraverso un fondo istituito presso il MISE, una dotazione di 150 milioni per il 2022 e 500 milioni all’anno dal 2023 al 2030.

Sono due le linee di intervento previste dal PNRR:

  1. Innovazioni e tecnologia della microelettronica (M1.C2 - Inv. 2), che prevede risorse per 340 milioni di euro, finalizzate a sostenere la realizzazione di opere civili, impianti e attrezzature avanzate che consentano la produzione di materiali e componenti innovativi nel campo della microelettronica
  2. Politiche industriali di filiera e internazionalizzazione (M1.C2 – Inv 5.2), che mette a disposizione 750 milioni di euro per finanziare investimenti strategici, innovativi e progetti di filiera che prevedono, tra i beneficiari, anche la filiera della microelettronica e dei semiconduttori.

Il DL 1° marzo 2022 n. 17, all’Art. 23 istituisce un fondo nello stato di previsione del MISE “al fine di promuovere la ricerca, lo sviluppo della tecnologia dei microprocessori e l’investimento in nuove applicazioni industriali di tecnologie innovative, anche tramite la riconversione di siti industriali esistenti e l’insediamento di nuovi stabilimenti nel territorio nazionale”.

Questi interventi sono coerenti con il ruolo strategico che il settore ricopre per lo sviluppo di una moltitudine di settori della manifattura e dei servizi. Un’inadeguata capacità produttiva domestica, o un poco efficace inserimento nell’ambito della strategia europea, potrebbero limitare il potenziale di crescita strutturale di tutta l’economia nazionale.

Fonte: Cdp (Brief La crisi dei semiconduttori)

Il documento è stato coordinato da Andrea Montanino e Simona Camerano e predisposto da: Alberto Carriero, Massimo Rodà e Carlo Valdes. I dati si riferiscono alle informazioni disponibili al 29 marzo 2022.

Analisi di mercato
Istat: area euro stabile, su l’export verso USA, UK e Spagna, giù le vendite verso Germania e Francia
11 ottobre 2024 Istat: area euro stabile, su l’export verso USA, UK e Spagna, giù le vendite verso Germania e Francia
Il Presidente dell’Istituto nazionale di statistica ha descritto un’area euro stabile e grandi economie condizionate da vari fattori di incertezza, aggiornando quanto già pubblicato dall'Istat a settembre.
Istat: andamento e prospettive dell'economia italiana
Istat: andamento e prospettive dell'economia italiana
30 luglio 2024 Il rapporto di luglio 2024 dell’Istat fornisce un quadro complesso, ma moderatamente ottimistico, dell'economia italiana. 
L’Export agroalimentare italiano: crescita tra innovazione e tradizione
L’Export agroalimentare italiano: crescita tra innovazione e tradizione
31 maggio 2024 Un'analisi delle tendenze e delle prospettive future del settore tra mercati emergenti e tecnologie avanzate.
Export italiano febbraio 2024
22 aprile 2024 Export italiano febbraio 2024
Tra gennaio e febbraio le vendite italiane oltreconfine sono risultate in rialzo dello 0,8%, sul supporto dei valori medi unitari (+1%) e a fronte di un contributo pressoché nullo del dato in volume (-0,2%).
Design economy 2024
19 aprile 2024 Design economy 2024
Il Rapporto Design Economy di Fondazione Symbola fornisce dati e approfondimenti sul comparto del design italiano e sui nuovi trend.
Buone prospettive per l’export di vino italiano
15 aprile 2024 Buone prospettive per l’export di vino italiano
Nel 2023 le esportazioni enologiche italiane, che rappresentano più del 20% dell’export totale del settore alimentari e bevande, hanno raggiunto € 7,8 miliardi (in leggera flessione rispetto al 2022).
Bilancia agroalimentare italiana 2023
8 aprile 2024 Bilancia agroalimentare italiana 2023
Nel 2023 le esportazioni italiane di prodotti agroalimentari hanno registrato una crescita del 5,7% rispetto al 2022, raggiungendo i 64 miliardi di euro (prodotti trasformati 55,3 miliardi, prodotti agricoli 8,8 miliardi).
Proiezioni per l’economia italiana 2024 – 2026
4 aprile 2024 Proiezioni per l’economia italiana 2024 – 2026
Secondo le proiezioni macroeconomiche elaborate dalla Banca d’Italia, il PIL nazionale aumenterebbe dello 0,6% nel 2024, dell’1% nel 2025 e dell’1,2% nel 2026.
Istat: Rapporto sulla competitività dei settori produttivi 2024
2 aprile 2024 Istat: Rapporto sulla competitività dei settori produttivi 2024
Il XII Rapporto sulla competitività dei settori produttivi analizza gli shock che dal 2020 hanno colpito l’economia italiana e valuta le conseguenze sulla performance del sistema e sui comportamenti d’impresa.
Export prodotti cosmetici nel 2023
25 marzo 2024 Export prodotti cosmetici nel 2023
Centro Studi di Cosmetica Italia ha presentato al Cosmoprof Worldwide Bologna 2024 i dati congiunturali e l’andamento dell'export del settore cosmetico nazionale.