L'industria nautica da diporto italiana nel 2021

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Secondo Nautica in Cifre – LOG, annuario dell’Ufficio Studi di Confindustria Nautica, l’export dell’industria nautica da diporto ha toccato il suo massimo storico.

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Il 2021, per l’industria italiana della nautica, si è rivelato l’anno con il migliore incremento di fatturato di sempre. Il fatturato globale è passato da 4,6 miliardi del 2020 a 6,1 miliardi del 2021 (+31,1%: un dato che consente di portare il fatturato del settore a livelli analoghi a quelli del biennio record 2007 - 2008).

Considerando gli scenari economico-politici, con forti criticità sul fronte dell’approvvigionamento delle componenti, imprevedibili fluttuazioni dei prezzi e della disponibilità delle materie prime, si tratta di un risultato eccezionale.

Il settore della nautica da diporto italiana si caratterizza per un mix perfetto di tecnologia, design, arredi, componenti; le produzioni sono realizzate da imprese medio grandi, organizzate in distretti.

Le esportazioni complessive di Imbarcazioni da diporto e sportive nel 2021 hanno evidenziato una notevole resilienza del settore e sono risultate pari a oltre 2,9 miliardi di euro, in aumento del 40,4% rispetto al dato 2020.

I Paesi extra europei si confermano la principale destinazione delle vendite italiane oltreconfine: l’export diretto sui mercati extra UE è stato infatti pari a 2,2 miliardi di euro, corrispondente al 74,6% dell’export italiano (a fronte del 64,3% nel 2020), mentre quello diretto verso i 27 Paesi UE ammonta a 750,4 milioni di euro, pari al 25,4% (35,7% nel 2020).

I portafogli ordini dei cantieri italiani di yacht e superyacht per molti operatori coprono addirittura il prossimo triennio.

Gli addetti complessivi sono saliti a 26.350 rafforzando ulteriormente il trend occupazionale positivo (+9,7% rispetto al precedente anno) che ha caratterizzato trasversalmente tutti i comparti, con una particolare incidenza nella costruzione di nuove unità (+14,7%) in cui sono impiegati quasi la metà degli addetti complessivi (14.710).

Il contributo del settore della nautica al PIL nazionale è stato superiore ai 5,1 miliardi di euro nel 2021, in forte aumento (+31,4%) rispetto al dato 2020.

Principali poli produttivi

I principali poli produttivi della nautica italiana sono, per valore del fatturato:

  • polo produttivo dell’Alto Mediterraneo (Genova, La Spezia, Massa-Carrara, Lucca, Pisa e Livorno), con il 36,7% degli addetti e ben il 54,4% del fatturato
  • polo produttivo adriatico (Ravenna, Forlì-Cesena, Rimini, Pesaro-Urbino e Ancona), con il 12,3% delle imprese totali del settore e un fatturato pari al 23,3% del fatturato complessivo
  • la Lombardia rappresenta l’11,8% degli addetti nazionali del settore e il 9,6% del fatturato totale.

Geografie della filiera nautica italiana

Presentati anche i primi dati della pubblicazione commissionata a Fondazione Symbola dalla rete d’imprese Mare Nostrum Network che sarà pubblicata nella versione definitiva a fine anno.

Secondo i primi dati di "Geografie della filiera nautica italiana" nel biennio 2019-2021, le imprese del sistema nautico hanno incrementato il valore aggiunto a prezzi correnti del +7,8% (con segmenti come la cantieristica che hanno visto un incremento del +27,9%) contro un -1,3% del totale dell’economia e -0,2% del made in Italy.

Fonte: Salone Nautico

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