L’impatto della guerra Russia – Ucraina sulla fornitura di alcune materie prime critiche

di lettura

Il Report dell’OECD analizza le gravi interruzioni causate dalla guerra in particolare nell'approvvigionamento di materie prime critiche per la produzione industriale e per la transizione verde.

Image

Le vulnerabilità della catena di approvvigionamento che emergono dall’analisi sono il risultato di restrizioni alle esportazioni, dipendenze bilaterali, mancanza di trasparenza e asimmetrie di mercato, oltre alla concentrazione di produzione in pochi paesi.

Alluminio, nichel, palladio e vanadio sono tra le materie prime più colpite insieme al potassio, fattore essenziale nella produzione di fertilizzanti.

Quota della Russia nella produzione mondiale e nelle esportazioni di materie prime (2020)

Russia e materie prime

Secondo il Report “The supply of critical raw materials endangered by Russia’s war on Ukraine”:

  • La Russia rappresenta il 5,5% della produzione mondiale di alluminio e una quota simile delle esportazioni mondiali. È  il terzo produttore mondiale dopo la Cina e l’India.
  • La Russia detiene l'11% della produzione mondiale di nichel e il 15% delle esportazioni mondiali. È un importante fornitore in Finlandia (quota di importazione dell'84%). Esporta nichel anche nei Paesi Bassi, in Ucraina e in Cina, con quote di importazione rispettivamente del 34%, 23% e 13%.
  • La Russia rappresenta il 43% della produzione mondiale di palladio. Molti paesi dipendono dalla Russia, tra cui il Giappone (43%), Stati Uniti (37%), Regno Unito (30,5%), Cina (28,5%), Italia (26%), Germania (21%) e Corea (20%).
  • La Russia è uno dei quattro maggiori esportatori di ossidi di vanadio; gli altri sono Sud Africa, Brasile e Cina. La Russia rappresenta il 21% della produzione mondiale di ossidi di vanadio e il 25% delle esportazioni mondiali. La Repubblica Ceca è la più dipendente dalla Russia (88%), seguono Cina (31%) e India (21%).
  • Gli ossidi di vanadio sono usati per produrre ferrovanadio, che a sua volta viene utilizzato come additivo nelle leghe ferrose.  La Repubblica Ceca e l'Austria sono i principali esportatori di ferrovanadio. Evraz Nikom, che fa parte del gruppo Evraz di proprietà russa, rappresenta tutte le esportazioni ceche di ferrovanadio.
  • La Russia detiene il 18% del potassio mondiale e il 14,5% delle esportazioni mondiali, mentre la Bielorussia (società statale Belaruskali) rappresenta il 17% della produzione mondiale di potassio e il 19,7% delle esportazioni mondiali di potassio. La dipendenza della Turchia raggiunge il 70% (55,5% dalla Bielorussia e 14,5% dalla Russia), il 51,5% per l'Unione Europea (29,5% dalla Russia e 22% dalla Bielorussia).

Oltre al ruolo dominante della Russia come fornitore globale di queste materie prime, la situazione è ulteriormente complicata dalle restrizioni all'esportazione imposte da altri grandi fornitori. Ad esempio, la Bielorussia, secondo esportatore di potassio, applica tasse all'esportazione, così come la Cina sull'alluminio e il nichel.

La disponibilità di materie prime è inoltre compromessa da interruzioni significative nel trasporto. Dall'inizio di marzo 2022, le più grandi compagnie di navigazione del mondo hanno sospeso i servizi cargo da e verso i porti russi, colpendo gravemente le forniture della Russia a molti Paesi.

Le riserve non sfruttate di tali materie prime forniscono potenziali alternative per la diversificazione. Approcci a lungo termine, il riciclaggio, le materie prime secondarie e l'economia circolare hanno il potenziale per mitigare la concentrazione dell'offerta.

Le restrizioni alle esportazioni, la misura di politica commerciale più applicata in questi settori, possono avere effetti distorsivi sui mercati internazionali riducendo l'offerta globale, aumentando i prezzi e creando incertezza per gli importatori.

Fonte: OECD

Analisi di mercato
Export vino italiano 2022
Export vino italiano 2022
Lo scorso anno l’export di vino italiano ha raggiunto il record in valore: 7,9 mld di euro (+9,8%), a volumi  invariati (-0,6%).
SACE SIMEST Export italiano gennaio 2023
SACE SIMEST Export italiano gennaio 2023
L'export a gennaio è cresciuto del 15,3% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, sulla spinta dei valori medi unitari (+12,7%) e, in parte, del dato in volume (+2,4%).
Export ortofrutta 2022: vendite a 5,3 miliardi
Export ortofrutta 2022: vendite a 5,3 miliardi
Secondo Fruitimprese, il comparto ortofrutta tiene in un anno molto difficile grazie soprattutto alla frutta fresca (mele, uva da tavola e kiwi).
Bio Made in Italy in Giappone
Bio Made in Italy in Giappone
Nomisma ha condotto un’analisi sulle opportunità commerciali dei prodotti biologici italiani nel mercato giapponese.
La ripresa del turismo e la filiera agro-alimentare
La ripresa del turismo e la filiera agro-alimentare
Secondo i dati provvisori relativi al 2022, le presenze turistiche sono aumentate del 37% rispetto all’anno precedente (clienti non residenti +81,2% e residenti +11,3%).
Indagine conoscitiva sul Made in Italy
Indagine conoscitiva sul Made in Italy
L’Istat ha presentato il Dossier “Contributi alla ripresa del Made in Italy e segnali di vulnerabilità dei Sistemi Locali del Lavoro” alla Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati.
Previsioni Demoskopika flussi turistici 2023
Previsioni Demoskopika flussi turistici 2023
“Tourism Forecast 2023” dell’Istituto Demoskopika stima arrivi, presenze e spesa turistica per regione, elaborando la serie storica dei flussi dal 2010 al 2022.
Export distretti: Piemonte, Lombardia e Triveneto
Export distretti: Piemonte, Lombardia e Triveneto
Risultati export delle principali regioni del nord ad elevata intensità distrettuale nei primi 9 mesi 2022, elaborati dal Centro Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.
Le maggiori aziende Moda con sede  in Italia
Le maggiori aziende Moda con sede in Italia
L’Area Studi Mediobanca ha pubblicato il nuovo report sulle Maggiori aziende Moda Italia che aggrega i dati finanziari di 152 società con sede in Italia e fatturato superiore a € 100mln.
Classifica 10 migliori formaggi al mondo: 8 sono italiani
Classifica 10 migliori formaggi al mondo: 8 sono italiani
Secondo la graduatoria globale di TasteAtlas, l’atlante internazionale dei piatti e dei prodotti tipici locali, i formaggi italiani sono i migliori al mondo tra gli oltre 100 analizzati.