A marzo 2020 l’interscambio commerciale con i paesi extra Ue registra una netta riduzione congiunturale sia per le esportazioni (-13,9%) sia per le importazioni (-12,4%). Il saldo commerciale è stimato pari a +5.213 milioni (era +4.699 milioni a marzo 2019).
La forte contrazione su base mensile dell’export interessa tutti i raggruppamenti principali di industrie ed è più accentuata per beni strumentali (-24,6%) e beni di consumo durevoli (-21,8%).
A marzo 2020, l’export per l’area extra Ue registra le seguenti forti contrazioni:
- paesi OPEC (-24,3%)
- Svizzera (-18,8%)
- paesi ASEAN (-18,3%)
- Cina (-15,0%)
- Giappone (-12,7%).
Flussi commerciali con i Paesi extra Ue, variazioni percentuali tendenziali
Gennaio 2016 - marzo 2020
Nel primo trimestre 2020, la dinamica congiunturale delle esportazioni è negativa (-3,2%) e sintesi di flessioni che coinvolgono tutti i raggruppamenti principali di industrie, i più marcati dei quali si registrano per energia (-10,1%) e beni di consumo durevoli (-6,0%).
L’export è in deciso calo anche su base annua (-12,7%). La caduta, generalizzata, è particolarmente ampia per beni di consumo durevoli (-28,0%) e beni strumentali (-20,8%). Su base annua, la netta riduzione delle vendite di beni strumentali sui mercati esteri spiega da sola per 7,4 punti percentuali la contrazione tendenziale delle esportazioni.
A partire dai dati di febbraio 2020, con l’uscita del Regno Unito dall’Unione europea, l’Istat avvia la pubblicazione dei dati di commercio estero per la nuova area extra Ue27, in linea con la politica di diffusione Eurostat.
Fonte: Istat