20 aprile 2020

Interscambio economico Germania - Italia e ripartenza post Covid-19

di lettura

Quanto è forte il legame e l’interdipendenza tra le filiere produttive di Germania e Italia?

Interscambio economico Germania - Italia e ripartenza post Covid-19

La globalizzazione dei mercati, la delocalizzazione produttiva, le catene di fornitura ispirate al principio del  “just in time” (per minimizzare le scorte di componenti e ricambi) hanno reso sempre più connesse le economie dei paesi a vocazione manifatturiera.

Il Covid-19 ci ha insegnato che non è lungimirante dismettere la produzione nazionale di mascherine protettive (perché i margini di guadagno sono esigui) per poi affidarsi alle forniture cinesi. Il tragico destino ha voluto che la prima regione colpita dalla pandemia fosse proprio la Cina e il primo Paese europeo, l’Italia…

Il virus ha anche reso evidente che Italia e Germania, per riprendersi velocemente hanno bisogno l’una dell’altra. Bastano pochi dati per rendersene conto.

Legame indissolubile

Dal 2008 al 2018 secondo Eurostat l’export italiano verso la Germania è passato da 37 a 58 miliardi di euro (+56%) mentre l’export tedesco verso l’Italia è salito da 50 a 68 miliardi di euro (+36%).

I dati Istat relativi al 2019 evidenziano che le esportazioni italiane verso la Germania hanno toccato quota 58,1 miliardi di euro mentre il valore delle importazioni si è attestato a 69,6 miliardi di euro.

La Germania è il primo partner commerciale dell’Italia e, nella classifica dei paesi fornitori della Germania, l’Italia ha guadagnato nel 2018 la quinta posizione scavalcando il Regno Unito (alle prese con la Brexit) e riducendo la distanza da Francia e Stati Uniti che ci precedono.

Macchine utensili, industria siderurgica, apparati elettrici ed elettronici, componenti per elettrodomestici, tessile, alimentare, chimico-farmaceutico sono i settori produttivi maggiormente rappresentativi.

Il ruolo dell’Italia per la Germania è emblematico nel settore automotive: i sistemi frenanti della Brembo vengono utilizzati in molte auto tedesche, così come il pellame o le plastiche per gli interni, o le componenti elettro-meccaniche della MTA di Codogno.

In un recente articolo pubblicato da Quattroruote si legge: “Per capire l'importanza della componentistica italiana per l'industria automobilistica tedesca basta ricordare che in alcuni modelli d'alta gamma prodotti in Germania si arriva fino a quasi il 20% di componenti italiane e non si tratta solo di pellami o materiali per gli interni, ma anche di soluzioni meccaniche ed elettroniche altamente tecnologiche”.

Non a caso gli amministratori delegati di Volkswagen, BMW e Daimler, hanno fatto presente ad Angela Merkel che la produzione automobilistica tedesca - leader indiscussa a livello europeo con circa 5,5 milioni di veicoli prodotti ogni anno (pari al 12% del Pil) - non potrà ripartire senza i componenti forniti da Italia e Spagna. Il “just in time” ha innumerevoli vantaggi, ma in questi casi è devastante perché mancano le scorte.

Interscambio economico Italia - Germania

Il 9 aprile 2020 la Camera di Commercio Italo-Germanica  (AHK Italien) ha presentato  i dati della partnership economica tra i due paesi relativi al 2019, con un approfondimento dedicato alla diffusione del Covid-19.

Nel 2019, con 127,7 miliardi di euro, i rapporti economici tra Italia e Germania hanno sostanzialmente confermato le performance 2018. A livello regionale Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna e i Land più industrializzati (Baviera, Baden-Württemberg e Renania Settentrionale-Vestfalia) hanno un peso relativo in termini di interscambio superiore a quello di interi Paesi.

Interscambio commerciale Italia - Germania 2019

Perno della partnership commerciale italo-tedesca è la produzione industriale: la corrispondenza tra i principali settori di export dei due Paesi conferma ancora una volta l’esistenza di un legame di co-produzione e interconnessione.

Nell’ambito delle indagini condotte a livello globale dall’associazione tedesca delle Camere di Commercio e Industria (DIHK) emerge un clima di diffusa preoccupazione per la congiuntura economica italiana. L’83% delle aziende intervistate valuta in maniera negativa le prospettive di sviluppo economico del nostro paese a medio termine e il 63% dei rispondenti teme anche un’evoluzione negativa per il business della propria azienda.

La preoccupazione è dettata principalmente dalla prospettiva di un forte calo della domanda, che rappresenta il principale fattore di rischio per l’81% delle imprese partecipanti. I timori associati al calo della domanda sono legati in primo luogo alla diffusione del Covid-19 in Italia e nel mondo.

La Camera di Commercio Italo-Germanica a inizio marzo ha condotto tra i soci un’altra survey, poi ripetuta a distanza di un mese, per sondare la percezione della business community italo-tedesca in Italia rispetto agli effetti della diffusione del virus:

  • a inizio marzo il 26% dei rispondenti aveva segnalato un impatto della situazione sanitaria sulle attività aziendali
  • ad aprile è il 73% delle imprese a ravvisare un effetto sul proprio business, con più della metà delle imprese che prospetta perdite tra il 10 e il 50% sul fatturato 2020.

La stima sui tempi di ripresa faceva riferimento nella prima survey di marzo a un arco temporale di 3 mesi, ora l’atteggiamento è più cauto e quasi la metà (48%) dei rispondenti non si aspetta di tornare al normale regime di attività prima di 6 mesi.

Gerhard Dambach, Presidente della AHK Italien, ha dichiarato: «In questo momento di difficoltà è necessaria una forte unione d’intenti e un grande sforzo a livello europeo per garantire le migliori misure per la tenuta dei sistemi economici di tutti i Paesi. Italia e Germania stanno collaborando attivamente e a supporto l’una dell’altra anche in questo momento. Siamo le due prime economie manifatturiere europee e mai come ora abbiamo il dovere di trainare le scelte economiche per dimostrare che uniti possiamo far tornare a prosperare la joint-production italo-tedesca, a vantaggio di tutti».

Enrico Forzato

Tag dell'informativa
Analisi di mercato
Istat: area euro stabile, su l’export verso USA, UK e Spagna, giù le vendite verso Germania e Francia
11 ottobre 2024 Istat: area euro stabile, su l’export verso USA, UK e Spagna, giù le vendite verso Germania e Francia
Il Presidente dell’Istituto nazionale di statistica ha descritto un’area euro stabile e grandi economie condizionate da vari fattori di incertezza, aggiornando quanto già pubblicato dall'Istat a settembre.
Istat: andamento e prospettive dell'economia italiana
Istat: andamento e prospettive dell'economia italiana
30 luglio 2024 Il rapporto di luglio 2024 dell’Istat fornisce un quadro complesso, ma moderatamente ottimistico, dell'economia italiana. 
L’Export agroalimentare italiano: crescita tra innovazione e tradizione
L’Export agroalimentare italiano: crescita tra innovazione e tradizione
31 maggio 2024 Un'analisi delle tendenze e delle prospettive future del settore tra mercati emergenti e tecnologie avanzate.
Export italiano febbraio 2024
22 aprile 2024 Export italiano febbraio 2024
Tra gennaio e febbraio le vendite italiane oltreconfine sono risultate in rialzo dello 0,8%, sul supporto dei valori medi unitari (+1%) e a fronte di un contributo pressoché nullo del dato in volume (-0,2%).
Design economy 2024
19 aprile 2024 Design economy 2024
Il Rapporto Design Economy di Fondazione Symbola fornisce dati e approfondimenti sul comparto del design italiano e sui nuovi trend.
Buone prospettive per l’export di vino italiano
15 aprile 2024 Buone prospettive per l’export di vino italiano
Nel 2023 le esportazioni enologiche italiane, che rappresentano più del 20% dell’export totale del settore alimentari e bevande, hanno raggiunto € 7,8 miliardi (in leggera flessione rispetto al 2022).
Bilancia agroalimentare italiana 2023
8 aprile 2024 Bilancia agroalimentare italiana 2023
Nel 2023 le esportazioni italiane di prodotti agroalimentari hanno registrato una crescita del 5,7% rispetto al 2022, raggiungendo i 64 miliardi di euro (prodotti trasformati 55,3 miliardi, prodotti agricoli 8,8 miliardi).
Proiezioni per l’economia italiana 2024 – 2026
4 aprile 2024 Proiezioni per l’economia italiana 2024 – 2026
Secondo le proiezioni macroeconomiche elaborate dalla Banca d’Italia, il PIL nazionale aumenterebbe dello 0,6% nel 2024, dell’1% nel 2025 e dell’1,2% nel 2026.
Istat: Rapporto sulla competitività dei settori produttivi 2024
2 aprile 2024 Istat: Rapporto sulla competitività dei settori produttivi 2024
Il XII Rapporto sulla competitività dei settori produttivi analizza gli shock che dal 2020 hanno colpito l’economia italiana e valuta le conseguenze sulla performance del sistema e sui comportamenti d’impresa.
Export prodotti cosmetici nel 2023
25 marzo 2024 Export prodotti cosmetici nel 2023
Centro Studi di Cosmetica Italia ha presentato al Cosmoprof Worldwide Bologna 2024 i dati congiunturali e l’andamento dell'export del settore cosmetico nazionale.