12 luglio 2023

Indagine sui trasporti internazionali di merci nel 2022

di lettura

Secondo l’indagine della Banca d’Italia, l’incidenza dei costi di trasporto sul valore delle merci esportate e importate dall’Italia è salita rispettivamente al 3,5 e 5% (da 3,4 e 4,8% nel 2021).

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Il rilevante incremento dei noli in termini nominali, in un contesto di significativi rialzi dei prezzi dei beni oggetto di commercio internazionale, ha caratterizzato quasi tutti i comparti, riflettendo sia l’espansione degli scambi sia il rincaro dei carburanti.

A queste tendenze generali si sono aggiunti l’impatto delle tensioni geopolitiche sul bulk liquido e le limitazioni dal lato dell’offerta nella movimentazione navale di container, particolarmente acute nella prima metà del 2022.

In termini reali, i costi del trasporto aereo, di quello navale container e bulk liquido e di quello stradale si sono attestati nella media dell’anno su livelli corrispondenti o vicini ai massimi storici.

In presenza di quote di mercato dei vettori italiani in lieve calo, gli incrementi dei noli e delle quantità movimentate hanno determinato nella bilancia dei pagamenti nazionale un deterioramento del deficit dei trasporti mercantili, che ha registrato un nuovo massimo storico (-14,4 miliardi di euro, da -10,7 nel 2021).

Trasporto stradale

Nel 2022 si è registrato un incremento di quasi il 20% dei costi medi stradali per tonnellata. Oltre al significativo aumento dei volumi movimentati, il rialzo è dovuto ai più elevati prezzi dei carburanti, pur contenuti dagli interventi governativi, e al rincaro dei costi di manutenzione.

Quasi tutte le aree geografiche sono state interessate dall’aumento. Anche in termini reali – ossia valutati in rapporto agli indici dei prezzi alla produzione dei manufatti venduti sui mercati esteri o di quelli importati, rispettivamente saliti dell’11,9% e dell’11,2% rispetto al 2021 − i costi medi stradali hanno segnato il valore massimo dal 2005 per quelli all’importazione.

Trasporto ferroviario

Nel 2022 i costi medi a tonnellata del trasporto ferroviario sono aumentati in termini nominali nel settore container, mentre in quello bulk sono rimasti stabili.

Tra le aree geografiche, i rincari hanno riguardato soprattutto l’Europa centrale e la penisola iberica; la dinamica dei noli da e per l’Europa orientale e i Balcani è risultata assai meno intensa per effetto di alcuni fattori compensativi, come la realizzazione di treni più lunghi.

Anche nella ferrovia l’incremento dei prezzi energetici ha avuto delle ripercussioni, talvolta tramite applicazione di energy surcharges da parte degli operatori, ma ciò non ha arrestato la tendenza alla flessione dei costi medi ferroviari in termini reali, che sono ritornati sui livelli minimi del 2012.

Trasporto aereo

Lo scorso anno i costi medi del trasporto aereo hanno avuto un moderato aumento, concentrato nella prima parte dell’anno. La dinamica è stata molto eterogenea geograficamente: gli incrementi sono stati assai sostenuti per i noli da e verso i paesi asiatici (soltanto all’esportazione per la Cina), a fronte di riduzioni per le tariffe da e per l’Europa e il Nord America.

In termini reali i costi medi sono scesi, ma rimangono su livelli elevati, dopo gli eccezionali rincari del 2020 a seguito della forte restrizione dell’offerta di stiva legata alla pandemia.

Trasporto navale

Banca d’Italia rileva distintamente i costi navali per modalità di carico (container, bulk liquido e solido, general cargo e Ro-Ro).

I noli rilevati in dollari per TEU e al netto dei servizi ausiliari hanno avuto nel 2022 aumenti di entità contenuta in termini nominali rispetto all’anno precedente, caratterizzato invece da rialzi eccezionali.

Nel corso del 2022 si sono osservate significative riduzioni del grado di concentrazione tra armatori e delle limitazioni dal lato dell’offerta (tra cui la difficoltà nel reperimento dei container e la congestione nei porti), nonché un rallentamento della domanda di carico e una sua più equilibrata ripartizione geografica.

L’andamento degli altri fattori di costo (servizi ausiliari) e l’aumento dei carichi medi per container (in un’ottica di contenimento dei costi) hanno indotto una dinamica dei noli complessivi in euro per tonnellata assai contenuta, spingendone i costi in termini reali su livelli al di sotto dei massimi registrati nel 2021, ma comunque elevati rispetto agli anni precedenti.

Trasporto navale bulk (liquidi e solidi)

Per le quotazioni del trasporto dei bulk solidi è proseguita nella media del 2022 la tendenza al rialzo, sia per le granaglie sia per il comparto del carbone e dei minerali, in relazione all’andamento dell’economia mondiale e alla relativa richiesta di materie prime. Analogamente al trasporto con nave container, a una prima parte dell’anno con noli in crescita è seguita una fase di calo.

I costi medi per la movimentazione dei prodotti chimici (che includono il gas naturale liquefatto) hanno registrato un rialzo pressoché in linea con i carichi secchi (intorno al 30%); quelli per il trasporto di petrolio e derivati hanno subito un rialzo costante e di entità complessivamente elevata nell’arco dell’anno, in relazione alle tensioni geopolitiche che hanno caratterizzato il settore oltre che alla forte crescita dei volumi importati.

Trasporto general cargo e Ro-Ro

Nel 2022 i costi medi per tonnellata, comprensivi dei servizi ausiliari, per la categoria più rilevante del general cargo (trasporto di impianti, macchinari e mezzi di trasporto) sono aumentati in termini nominali. In termini reali sono lievemente scesi all’esportazione e cresciuti all’importazione, in entrambi i casi collocandosi su livelli superiori alla media dell’ultimo decennio.

Nelle restanti tipologie (tubi e materiali metallici e prodotti chimici, materiali da costruzione, prodotti forestali) i noli hanno registrato tassi di crescita nominali elevati, tra il 30 e il 40% in entrambe le direzioni dei flussi.

L’indagine

La Banca d’Italia conduce tutti gli anni un’indagine campionaria presso gli operatori del trasporto internazionale di merci. L’indagine relativa al 2022 ha riguardato 216 imprese operanti in Italia e ha rilevato quasi 8.000 “spedizioni tipo”.

I costi sono valutati ai prezzi di mercato in euro per tonnellata e includono i servizi ausiliari al trasporto (handling del carico, pedaggi autostradali, commissioni degli spedizionieri, ecc.)

Fonte: Banca d’Italia (Indagine sui trasporti internazionali di merci nel 2022)

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