Il mercato italiano degli orologi da polso nel 2022 vale complessivamente circa 2 miliardi di euro (+9% sul 2021) e sfiora il valore del 2019, l’anno pre Covid.
L’analisi, condotta in collaborazione con GfK Italia, utilizza diverse fonti di informazione, tra cui l’indagine mensile realizzata da GfK per monitorare le vendite di Orologi da parte dei punti di vendita (Retail Panel), la ricerca annuale sugli acquisti di orologi da polso da parte del consumatore italiano (Consumer panel), i dati relativi all’interscambio con l’estero forniti da ISTAT e dalla Federazione dell’industria dell’orologeria svizzera.
Secondo l’indagine “Consumer 2022” dedicata al consumatore italiano (indipendentemente dal canale utilizzato) gli orologi acquistati sono diminuiti in quantità a 5,5 milioni (- 5,6% rispetto al 2021), ma crescono in valore (1,40 miliardi, +3,9% sul 2021).
L’indagine “Retail” dedicata al canale orologerie (indipendentemente dalla nazionalità dell’acquirente) evidenzia un mercato da 4,3 milioni di pezzi (-5,8%) per un valore di 1,30 miliardi (+6,5%).
Il consolidamento e la ripresa del canale fisico (63,6% a quantità, 74,3% a valore) inverte il trend di crescita dell’online che, dopo tre anni di espansione spinta dalla crisi pandemica, registra un primo significativo rallentamento (36,4% a quantità, 25,7% a valore).
In netta ripresa il canale Gioiellerie (47,2% a quantità, 62,7% a valore) che torna a rappresentare il principale veicolo di commercializzazione degli orologi.
I driver di acquisto più importanti si confermano il design (32%), la marca (29%) e il prezzo (24%).
Cresce il livello di conoscenza sui prodotti del segmento “Smartwatch” (84,6% dei consumatori) e il loro possesso (51,7%), ma vi sono ancora difficoltà da parte del consumatore a distinguere correttamente le diverse tipologie di prodotto da polso con funzioni “smart”.
Gli acquisti 2022 di smartwatch sono stimati in circa 2,3 milioni di pezzi. Vengono prevalentemente acquistati online (37,8%) o nel canale fisico dell’elettronica (26%) e solo marginalmente nelle orologerie tradizionali (3,3%).
Fonte: Assorologi