La scelta di dove esportare è un processo decisionale complesso. Esso deve essere basato su una SWOT analysis che prenda in esame sia i punti di forza e debolezza dell’impresa (fattori competitivi, conoscenza dei diversi mercati, capacità organizzative, ecc.) che le opportunità e i rischi dei potenziali mercati.
Anche in una fase di basso ciclo mondiale esistono paesi caratterizzati da significativi tassi di crescita. Fatta salva l’avvertenza sopra riportata, può essere utile prendere in esame questi paesi, quali possibili candidati per azioni di internazionalizzazione nuove o di sviluppo.
In questo articolo ci soffermeremo su dieci paesi che soddisfano le seguenti condizioni:
- tasso di crescita del PIL superiore al 4% nella media del biennio 2019-2020 (scenario aprile 2019 del Fondo Monetario Internazionale);
- tasso di crescita delle importazioni in euro superiore al 4% nella media del biennio 2019-2020 (scenario aprile 2019 di StudiaBo);
- importazioni di qualità (fascia alta e medio alta) nel 2018 superiore a 5 miliardi di euro (Sistema Informativo Ulisse);
La mappa che segue riporta i dieci paesi che soddisfano queste condizioni.
I diversi paesi sono posizionati in base al tasso di crescita previsto del PIL (asse delle x) e del tasso di crescita delle importazioni in euro (asse delle y). La dimensione del cerchio è proporzionale al livello nel 2018 delle importazioni di qualità.
Le misure utilizzate in questo grafico sono state scelte sulla base di queste considerazioni.
Principali mercati per crescita domanda
La crescita del PIL individua le economie che presentano condizioni particolarmente favorevoli in termini di crescita della domanda. Sulla base di questa misura Etiopia, India e Filippine si caratterizzano per uno scenario molto favorevole, con un tasso di crescita medio nel biennio 2019-2020 superiore al 7%.
Principali mercati per crescita importazioni
Dal punto di vista di un’impresa che vuole esportare in un mercato, la misura più significativa è, tuttavia, la crescita delle importazioni nella valuta dell’impresa esportatrice. Questa misura può essere utilizzata dall’impresa come indicazione della crescita tendenziale delle proprie vendite su quel mercato. Se consideriamo le imprese che hanno costi e prezzi denominati in euro, allora si configurano come mercati ad elevate opportunità Etiopia, Egitto Iraq, Vietnam, India e Filippine, che presentano un tasso di crescita medio annuo delle proprie importazioni in euro2 superiori al 6%.
Principali mercati per importazioni premium price
Per le imprese che operano in economie ad alto costo del lavoro, le importazioni significative riguardano solo i segmenti in cui il mercato riconosce un premium price (per tipologia di prodotto e per fascia di prezzo) rendendo il mercato contendibile. Sulla base di questa misura, la Cina emerge come unicum: essa non solo presenta un elevato tasso di crescita sia del PIL sia delle importazioni in euro, ma con 681 miliardi di euro di importazioni di beni di fascia alta e medio alta, nel 2018 essa è risultata il primo importatore al mondo di beni di qualità.
Molto distanti rispetto alla Cina, seguono gli altri paesi asiatici (Vietnam, India, Filippine, Malesia e Indonesia) con importazioni di qualità inferiori a 50 miliardi di euro. Le importazioni di qualità dei paesi ad alta crescita non asiatici non arrivano invece ai 10 miliardi di euro.
Conclusioni
L’area mondiale che nel 2019-2020 presenta le maggiori opportunità di esportazioni, per imprese che operano in economie ad alto costo del lavoro, è di gran lunga quella formata da Cina, India e dalle economie più industrializzate dell’area Asean (Association of South-East Asian Nations): Vietnam, Filippine, Malesia e Indonesia. Tra i dieci paesi previsti crescere maggiormente in questo biennio figurano anche Egitto, Iraq, Etiopia e Panama, ma con limitati livelli di importazioni di beni di qualità.
Luigi Bidoia