Aderendo alla dichiarazione, la Giordania si impegna a concedere il trattamento nazionale per gli investitori esteri e a promuovere un comportamento responsabile delle imprese. Tre altri paesi del MENA - Egitto, Marocco e Tunisia - avevano già aderito alla Dichiarazione OCSE.
La Giordania non è ben posizionata nelle classifiche internazionali che prendono in considerazione la facilità di fare business. Il sistema paese soffre di inefficienze burocratiche, le procedure amministrative sono complicate, il regime degli investimenti complesso.
Le autorità giordane hanno recentemente annunciato una revisione della legge sugli investimenti per migliorare la coerenza legale delle norme, accrescere la trasparenza e razionalizzare il contesto normativo.
Secondo l’OCSE Investment Policy Review dedicato alla Giordania, nonostante i disordini regionali (Siria e Iraq) e la lenta ripresa dell'economia globale, le autorità possono attuare riforme strutturali per rendere il paese una destinazione di investimento più attraente e per sostenere lo sviluppo.
La legge sull’arbitrato del 2001 e quella sulla mediazione civile del 2006 denotano la disponibilità del paese a promuovere la risoluzione alternativa delle controversie.
I più importanti investitori in Giordania sono l’Arabia Saudita, il Kuwait, gli USA e gli Emirati Arabi Uniti. Intermediazione finanziaria, industria estrattiva, chimica, telecomunicazioni, energia e immobiliare i settori che hanno attratto più IDE.