Il comparto cosmetico ha saputo però reagire evidenziando, a fine 2020, andamenti superiori a quello di altri settori simbolo del made in Italy (abbigliamento, pelletteria, tessile).
I dati preconsuntivi sulla chiusura del 2020 evidenziano la contrazione del fatturato globale del settore cosmetico del 12,8%, per un valore prossimo ai 10,5 miliardi di euro. A condizionare questa situazione contribuisce molto il calo delle esportazioni (-16,5%) con un valore di poco oltre i 4,1 miliardi di euro.
I consumi totali perdono 1 miliardo rispetto al 2019: 500 milioni di euro persi nella profumeria, 200 milioni persi nei canali professionali, 150 nelle vendite dirette e più di 100 milioni di euro persi nel mass market.
Le imprese perdono 1 miliardo e mezzo di euro di fatturato, di cui 220 milioni nei canali professionali e 480 nei canali tradizionali, ma soprattutto pesano i 700 milioni di euro persi nelle esportazioni.
Le prospettive di sviluppo economico per il 2021 ovviamente risentono dell’andamento della pandemia tanto a livello nazionale quanto internazionale: il rallentamento della domanda estera - per un settore che destina all’export circa il 40% del fatturato - è un elemento che condiziona fortemente le previsioni.
Nuovi trend e commercio elettronico
Le conseguenze dell’emergenza sanitaria hanno accelerato il cambiamento nei modelli di comportamento, nell’organizzazione del lavoro e delle relazioni personali. Il mercato ha subito importanti trasformazioni, legate non solo alle disposizioni conseguenti il lockdown.
Le norme anti-contagio hanno plasmato nuove abitudini nelle scelte di acquisto. Nel secondo semestre 2020 rispetto allo stesso periodo nel 2019, ad esempio, sono cresciute le tinture per capelli fai da te (+30%), e i saponi liquidi (+38%). L’utilizzo prolungato della mascherina, da un lato ha generato specifiche esigenze nella richiesta di prodotti per la cura della pelle, dall’altro ha penalizzato l’applicazione di rossetti e altri prodotti per il trucco labbra, a favore di tutta la famiglia del make-up occhi.
ll 2020 conferma le dinamiche di sviluppo delle vendite online che, nel secondo semestre, hanno registrato l'unico incremento positivo dei consumi, prossimo al 42% confermato dalle previsioni per il primo semestre 2021 con una crescita del 40%. Il valore delle vendite supera i 700 milioni di euro, portando il retail digitale al quarto posto tra i canali di distribuzione con un peso del 7,4% sul totale mercato 2020.
L’ambito digitale ridisegna l’esperienza per i consumatori e i negozi fisici si adeguano, grazie all’utilizzo di piattaforme di instant messaging e dei social per dialogare con i clienti e offrire nuovi servizi come la prenotazione e il ritiro in negozio, oppure l’apertura di proprie vetrine virtuali sulle piattaforme di delivery, o l’avvio di iniziative di e-commerce tramite propri e-shop o vetrine su intermediari digitali.
Tra i trend che si consolideranno in futuro: la dilatazione della beauty routine, una maggiore attenzione verso i cosmetici a connotazione naturale e sostenibile, una nuova sensibilità per il concetto di sicurezza.
Evoluzione Industria Cosmetica (valori in milioni di euro)
L’abbigliamento moda è il primo settore in termini di valore dell’export e della bilancia commerciale, rispettivamente pari a 14,8 e 4,1 miliardi di euro. Al secondo posto i mobili con oltre 7 miliardi di export e 5,5 di bilancia commerciale. Segue il vino con un valore delle esportazioni pari a 5,1 miliardi e un saldo commerciale prossimo ai 4,9 miliardi di euro. La cosmetica si posiziona al quarto posto per valore dell’export (3,4 miliardi) e al quinto per il valore della bilancia commerciale (1,9 miliardi).
Principali mercati destinazione export Italia
Nonostante siano valori preliminari che fanno riferimento al periodo gennaio-ottobre 2020, è possibile entrare nel dettaglio di alcuni paesi.
La Francia, primo paese in termini di destinazione con 414 milioni euro, registra un calo delle esportazioni prossimo ai venti punti percentuali.
Nel ranking per valore delle esportazioni italiane di cosmetici si trovano poi la Germania, 373 milioni di euro e oltre 22 punti percentuali di calo rispetto al 2019, gli Stati Uniti, 341 milioni di euro e una diminuzione di quasi 20 punti percentuali, il Regno Unito che, con 224 milioni di euro (-27%).
Hong Kong che, con un valore dell’export di oltre 192 milioni di euro, registra un calo, relativamente inferiore rispetto agli altri player internazionali, prossimo ai sette punti percentuali.
Andando oltre le prime dieci destinazioni, emergono anche segnali positivi da parte di Cina, +6,1% con 71 milioni di euro, Repubblica Ceca, +6,2% e 55 milioni di euro e Ucraina, +14,6% e 38 milioni di euro.
Esportazioni cosmetica italiana (gennaio – ottobre 2020)
Fonte: Analisi congiunturale febbraio 2021 - Cosmetica Italia