L’agricoltura e i macchinari a essa collegati stanno attraversando rilevanti trasformazioni dettate dal cambiamento climatico e dall’innovazione digitale.
La maggiore applicazione di nuove tecnologie, tra cui robot e droni, oltre a permettere una maggiore efficienza produttiva (e quindi una riduzione dei costi) consentono di ridurre l’impatto ambientale salvaguardando le risorse naturali.
Il comparto italiano vede attive oltre 1.300 imprese (quasi il 7% di quelle appartenenti al settore della meccanica strumentale). In termini di dimensione aziendale, è presente una quota consistente di PMI (38% del totale), soprattutto piccole. L’incidenza di microimprese è relativamente contenuta (61% sul totale) se confrontata con quella del tessuto produttivo italiano nel suo complesso (81%).
Nell’ultimo decennio il valore delle esportazioni di macchinari per l’agricoltura è cresciuto a un tasso medio annuo composto del 3,6%, una performance migliore rispetto a quella della meccanica nel suo complesso (+2,9%, in media, tra 2013 e 2022).
Tali macchinari, nonostante la sostanziale stabilità del segmento dei trattori (+0,4%), sono stati spinti da quello delle altre macchine agricole, per la silvicoltura e la zootecnica (+5,5%). L’espansione è proseguita anche nel 2020 nonostante le criticità del quadro, raggiungendo i €5,5 miliardi esportati lo scorso anno.
La buona performance si è confermata anche nel primo semestre del 2023 con un aumento tendenziale del 13,6%, superiore a quello della meccanica strumentale nel suo complesso (+12,3%).
Oltre il 70% delle vendite oltreconfine di macchinari agricoli è originato da sole tre regioni: Veneto, Emilia-Romagna e Lombardia. Nel 2022 Veneto e Lombardia hanno registrato crescite intense (+18,4% e +19,6% rispettivamente), mentre l’incremento per l’Emilia-Romagna è stato meno marcato; quest’ultima ha però mostrato una forte accelerazione tra gennaio e giugno di quest’anno (+38%). Altre regioni stanno registrando dinamiche brillanti: Friuli Venezia Giulia, Toscana, Lazio Calabria e Molise
Principali mercati di esportazione
La domanda proveniente da Stati Uniti, Francia e Germania ha sostenuto l’export del comparto negli ultimi anni (valore di € 2,2 miliardi nel 2022).
Stanno emergendo anche altre destinazioni, soprattutto in America Latina ed Est Europa.
- Le vendite di macchinari agricoli verso il Messico, stanno registrando notevoli incrementi soprattutto dall’Emilia-Romagna.
- Si rileva inoltre un marcato rialzo verso il Brasile, quarto produttore agricolo a livello mondiale, sostenuto in particolare dai macchinari piemontesi, emiliano-romagnoli e veneti.
- In Europa dell’Est, ottimi segnali stanno provenendo da Romania, Bulgaria, Repubblica Ceca, Croazia e Serbia, Paesi in cui il settore agricolo ricopre un ruolo rilevante.
Su livelli più contenuti, ma in forte crescita l’export del comparto verso la Nigeria che secondo l’ONU diventerà il quarto al mondo per popolazione entro il 2043.
Fonte: SACE (America Latina ed Est Europa le nuove mete dei macchinari agricoli)