La crescita si conferma guidata dai valori medi unitari (+5,9%) con il dato negativo dei volumi che continua a rallentare la dinamica (-4,4%).
Mese di riferimento
La congiuntura. A ottobre l’export è tornato a crescere su base mensile del 3,8%, in misura più sostenuta verso i Paesi extra-Ue (+6,5%) che verso quelli Ue (+1,4%). Anche l’andamento trimestrale è stato positivo (+2,4% ago-ott’23 vs. mag-lug’23).
Il trend. Le esportazioni sono aumentate del 3% in termini tendenziali, dopo la forte contrazione di settembre (-6,4%). Il contributo maggiore è stato fornito da macchinari (+11,9%), autoveicoli (+34,5%) e mezzi di trasporto (esclusi autoveicoli; +26,8%).
Contesto globale. L’avanzo commerciale a ottobre, pari a € 4,7 miliardi, è stato determinato dall’area extra-Ue, a fronte di un modesto disavanzo per l’Ue.
Come è andata nei primi dieci mesi?
Tra gennaio e ottobre 2023 le vendite oltreconfine in valore hanno segnato un incremento dell’1,2% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, in lieve aumento dal dato riferito ai primi nove mesi (+1%). La crescita si conferma guidata dai valori medi unitari (vmu; +5,9%) con il dato negativo dei volumi che continua a rallentare la dinamica (-4,4%).
Si intensifica la flessione dell’export verso i Paesi Ue (-1,3%), sui cui pesano i cali verso Germania (-2,5%) e Belgio (-17,7%). Risultano in controtendenza gli aumenti verso rilevanti partner come Spagna (+3%) e Francia (+2,1%) e, seppur più contenuti, anche per Polonia (+1,2%) e Paesi Bassi (+0,8%).
Conferma il buon rialzo l’export verso i Paesi extra-Ue (+4,3%), su tutti la Cina (+22,3%). Si registrano ampi aumenti per Paesi OPEC (+11,3%) e India (+9,7%) e in linea con la media per Stati Uniti (+4,2%). Si accentua il recupero del Giappone (+3,6%), mentre mantengono la flessione Regno Unito (-2,1%) e Russia (-17,9%).
Focus Paesi
Nei primi dieci mesi dell’anno le vendite oltreconfine di apparecchi elettronici hanno registrato un marcato incremento verso l’India (+61,9%) e più modesto, seppur comunque sopra la media del settore, verso Germania (+6,5%) e Polonia (+5,9%).
La meccanica strumentale ha riportato significativi tassi di crescita verso tutti e tre i mercati: Nuova Delhi (+19%), Varsavia (+10,3%) e Berlino (+8,6%). Le esportazioni di farmaceutica, invece, sono risultate in decisa contrazione verso la Germania (-22,2%), a fronte di aumenti verso India (+14,2%) e Polonia (+2,2%).
Focus industrie e settori
A livello di raggruppamenti principali di industrie, prosegue la buona dinamica dei beni strumentali (+11,2%), grazie in particolare ai marcati ritmi di crescita di meccanica strumentale (+10,6%) e mezzi di trasporto.
Segnano un incremento anche i beni di consumo (+3,8%), nonostante l’apporto leggermente negativo dei beni durevoli (-0,3%). Ancora in flessione i beni intermedi (-6,1%) per cui l’aumento dei valori medi unitari (+2,6%) non è sufficiente a compensare la forte riduzione dei volumi esportati (-8,5%). Si conferma la contrazione dei prodotti energetici (-24,9%), al netto dei quali le esportazioni crescerebbero del 2,5%.
L’export di mezzi di trasporto registra una crescita a doppia cifra (+15,4%) diffusa alla maggior parte delle principali destinazioni. Intensi i rialzi verso la Svizzera (+122,9%) - dove si sono registrate movimentazioni occasionali di cantieristica navale - e verso la Germania sulla spinta dell’automotive (+41,3%).
Meno vivace ma comunque positiva la performance del tessile e abbigliamento (+1%), all’interno del quale la contrazione del comparto tessile (-3,3%) è più che controbilanciata dai rialzi di abbigliamento (+2,8%) e articoli in pelle (+1%). In negativo, invece, gli articoli in gomma e plastica (-4%), che vedono contrazioni diffuse con alcune eccezioni quali Turchia (+10,4%) e Spagna (+1,3%).
Fonte: SACE