31 gen 2023 11:46 31 gennaio 2023

Export Filatura italiana nel 2022

di lettura

Centro Studi Confindustria Moda ha presentato una ricerca sulla filatura italiana (produzione di filati lanieri, cotonieri e linieri).

Export Filatura italiana nel 2022

Secondo le elaborazioni preliminari del Centro Studi di Confindustria Moda per SMI, il fatturato settoriale è stimato in aumento mediamente del +27,8% su base annua.

L’evoluzione favorevole del 2022 ha interessato tutti i comparti: sia la filatura laniera (che detiene una quota dell’81% sul fatturato settoriale totale) sia la cotoniera e liniera.

Il valore della produzione al netto della commercializzazione dei filati importati è atteso in aumento del +28,2%.

Commercio con l’estero

Tutte le tipologie di filato hanno superato i valori delle esportazioni pre-pandemici, con variazioni che si estendono dal +11% circa dei filati di lana (sia cardati che pettinati) al +44% dei filati di cotone.

Il recupero annuo delle esportazioni è stato superiore al +22%, mentre le importazioni dovrebbero crescere del +48,5%. Tali dinamiche porterebbero il fatturato estero settoriale a quota 1.025 milioni di euro, mentre l’import dovrebbe salire a quasi 1.200 milioni. L’incidenza dell’export sul fatturato totale si ridimensionerebbe quindi al 30,9% e il deficit commerciale di comparto si avvicinerebbe a -173 milioni di euro.

Sulla base dei dati ISTAT disponibili sui primi nove mesi del 2022, la filatura nel suo complesso registra in termini di export un consistente aumento del +23,2%. La crescita dell’import è ancora più vivace, pari al +56%. Nel periodo in esame, il valore dei filati esportati raggiunge i 770,3 milioni di euro, mentre quello dei filati importati passa a 875,9.

In ambito laniero le esportazioni di filati sia cardati sia pettinati presentano un incremento rispettivamente del +24,1% e del +24,8%, mentre i filati misti chimico-lana fanno registrare una variazione pari al +17,6%; rallentano al +0,6%, invece, le vendite estere di filati per aguglieria. L’export di filati di cotone sperimenta una crescita pari al +31,2%, mentre quello di lino pari al +33,3%.

Da gennaio a settembre 2022, le importazioni di filati dall’estero rimangono interessate da un’evoluzione positiva, con la sola eccezione dei filati per aguglieria, che flettono del -0,8%.  Considerando la filatura laniera, l’import di filato cardato mette a segno +18,5%, il misto chimico/lana +19,6%, mentre i filati pettinati +41%. Le importazioni di filati di cotone e lino sperimentano delle dinamiche molto vivaci, pari rispettivamente al +75,6% e al +93,9%.

Commercio estero filatura italiana per comparto (gennaio - settembre 2022)

Import export filati Italia 2022

Principali destinazioni dell’export

Da gennaio a settembre 2022, le principali destinazioni dell’export di filato cardato evidenziano tutte delle crescite, a esclusione della Cina (-20,1%) che scivola dal terzo posto del 2021 al sesto:

  • Hong Kong assorbe il 16% dei flussi totali di comparto e si conferma il primo cliente dei filati cardati italiani (+16,2% su base annua).
  • Il Regno Unito, sempre secondo, presenta un aumento del +42,1% e passa a una quota del 14,6%.
  • In terza posizione, grazie a una vivace variazione del +54,9%, sale la Turchia, che si assicura un’incidenza dell’8,1%.
  • Seguono Romania e Corea del Sud, rispettivamente in crescita del +4,9% e del +24,4%.
  • Dinamiche favorevoli caratterizzano le vendite dirette in Portogallo (+35,9%), Croazia (+28,8%), Bulgaria (+34,0%) e Tunisia (+134,6%).

Nel periodo in esame, il principale cliente di filato pettinato è la Romania (+40,9%) che concorre all’11,1% dell’export totale di questa merceologia.

  • Hong Kong scende in seconda posizione e sperimenta una contrazione pari al -7,7%, assicurandosi l’8,6% delle esportazioni.
  • Gli altri principali Paesi partner a seguire in graduatoria sono: la Francia che registra un +37,7%, la Turchia +37,9%, il Portogallo +35,2%, la Germania +14,7%.
  • Le vendite di filato pettinato in Cina e Regno Unito aumentano rispettivamente del +10,1% e del +48,5%, e quelle in Bulgaria e Repubblica Ceca crescono ciascuna del +87,7% e del +47%.

Nei primi nove mesi del 2022, il fatturato estero dei filati misti chimico/lana assiste a un incremento verso Austria (+2,9%) e Turchia (+27,2%), primo e secondo mercato di sbocco di questa tipologia di filato, che assorbono complessivamente il 22% dell’export.

  • Cresce anche la Spagna (+68,6%)
  • Arretrano Francia (-11,9%) e Germania (-7%)
  • Seguono poi: Romania (+36,3%), Croazia (+1,1%) Bulgaria (+35,7%) e Portogallo (+43,1%).

Per i filati di cotone, da gennaio a settembre 2022, i flussi diretti nei primi mercati risultano tutti interessati da dinamiche favorevoli importanti rispetto allo stesso periodo del 2021, Regno Unito escluso (che con un calo del -5,5% scivola in decima posizione):

  • La Germania, sempre al primo posto con un’incidenza del 17,4% del totale dei filati di cotone esportati dall’Italia, cresce del +45,3%.
  • Seguono Repubblica Ceca e Francia, in aumento rispettivamente del +51,0% e del +36,6%.
  • L’export in Portogallo cresce del +9,3%; in Austria del +92%. S
  • Spagna, Tunisia e Ungheria - tutte con uno share del 5% sul totale - crescono: la prima del +27,5%, la seconda del +47,1% e la terza del +27,1%.
  • Evoluzione soddisfacente anche per la Turchia, che mette a segno un +73,3%.

Fonte: Centro Studi di Confindustria Moda per SMI (La filatura italiana nel 2022-2023)

Analisi di mercato
Battuta d’arresto per il lusso globale
10 luglio 2025 Battuta d’arresto per il lusso globale
L’instabilità influisce sulla fiducia dei consumatori dell’alto di gamma: soffrono USA e Cina, più stabili UE e Giappone. Medio Oriente, America Latina e Sud-Est Asiatico si confermano positivi.
1° Rapporto Turismo DOP in Italia
30 giugno 2025 1° Rapporto Turismo DOP in Italia
Fondazione Qualivita ha presentato il 1° Rapporto Turismo DOP, realizzato da in collaborazione con Origin Italia.
Esportazioni delle regioni italiane 2024
20 giugno 2025 Esportazioni delle regioni italiane 2024
Secondo l'Istat, nel 2024, il 72,4% dell’export è stato realizzato da 5 regioni: Lombardia (oltre un quarto del valore nazionale), Emilia-Romagna, Veneto, Toscana e Piemonte.
Polonia crescita al 3,3% e investimenti nell’eolico offshore
11 giugno 2025 Polonia crescita al 3,3% e investimenti nell’eolico offshore
La Commissione Europea ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita: l’UE scende all’1,1% per risalire, nel 2026, all’1,5%. Molto migliore la dinamica del Pil polacco: +3,3% quest’anno e nel 2026 +3%.
Coface: in aumento le insolvenze nell’Europa centro-orientale
10 giugno 2025 Coface: in aumento le insolvenze nell’Europa centro-orientale
Coface, tra i leader nell'assicurazione del credito e nella gestione del rischio commerciale, ha pubblicato il report annuale sulle insolvenze in Europa centro-orientale (CEE).
Export 2024 Parmigiano reggiano e Gorgonzola
9 giugno 2025 Export 2024 Parmigiano reggiano e Gorgonzola
Nel 2024, il Parmigiano reggiano ha raggiunto il record di 3,2 miliardi di euro al consumo (vendite Italia +5,2%; estero +13,7%). Il gorgonzola festeggia il record di forme prodotte (5.277.959), mentre l’export cresce del 5%.
Artigianato, futuro del made in Italy
6 giugno 2025 Artigianato, futuro del made in Italy
La campagna promozionale “Artigianato, futuro del made in Italy” è promossa da Confartigianato, CNA e Casartigiani, in collaborazione con Fondazione Symbola.
Imprese estere in Italia
29 maggio 2025 Imprese estere in Italia
Il VII Rapporto dell’Osservatorio Imprese Estere esplora il ruolo delle imprese a controllo estero in Italia e il loro contributo alla trasformazione del sistema economico nazionale.
Linee guida per rifornimento di GNL da nave a nave nei porti italiani
28 maggio 2025 Linee guida per rifornimento di GNL da nave a nave nei porti italiani
Pubblicato il primo schema di regolamento portuale per le operazioni di bunkeraggio GNL/bioGNL ship to ship che individua regole comuni per tutti i porti italiani.
Settore vinicolo in Italia 2025
27 maggio 2025 Settore vinicolo in Italia 2025
Area Studi Mediobanca analizza il mercato italiano del vino e le performance economico-finanziarie di 255 società italiane che esprimono il 94,9% del fatturato nazionale del settore.