Export distretti: Piemonte, Lombardia e Triveneto

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Risultati export delle principali regioni del nord ad elevata intensità distrettuale nei primi 9 mesi 2022, elaborati dal Centro Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.

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Piemonte

Nei primi nove mesi del 2022 l’export dei distretti piemontesi è stato pari a 9 miliardi di euro e ha registrato un aumento del 13,8% rispetto allo stesso periodo del 2021 (+1,1 miliardi di euro in valore) e del 7,5% rispetto ai primi nove mesi del 2019 (632 milioni di euro).

Il periodo tra gennaio e settembre 2022 evidenzia la ripartenza dei distretti del sistema moda piemontese, in crescita rispetto allo stesso periodo 2021 del 28%.

Le esportazioni dei primi nove mesi 2022 segnano un rimbalzo forte anche per l’Oreficeria di Valenza (+23,9%). Le esportazioni sono aumentate verso tutti i principali mercati di sbocco, ad eccezione di Cina e Hong Kong. Da segnalare il contributo positivo di Francia, Svizzera, Irlanda, Stati Uniti e Giappone.

Buono l’andamento sui mercati esteri dei distretti agro-alimentari piemontesi, rispetto sia ai primi nove mesi del 2021 (+8%), che ai primi nove mesi del 2019 (+28,1%). I primi nove mesi sono stati particolarmente brillanti per il distretto del Caffè, confetterie e cioccolato torinese, che ha conseguito un balzo del 23% rispetto ai primi nove mesi del 2021. Esportazioni in notevole aumento anche per il Riso di Vercelli, le cui vendite estere hanno sfiorato i 242 milioni di euro (+18,2%).

Esportazioni in aumento anche per la meccanica distrettuale piemontese (+8,1%). Il recupero rispetto ai livelli 2019 è stato solo sfiorato (-0,6%).

Lombardia

L’export dei distretti industriali della Lombardia nei primi nove mesi dell’anno ha raggiunto quota 27,8 miliardi di euro (+18,8%). Si evidenzia un progresso del 24,7% rispetto al 2019, quando l’export distrettuale era pari a 22,3 miliardi.

Tra le filiere distrettuali spicca la Metalmeccanica (+17,3% rispetto ai primi nove mesi del 2021), trainata dai Metalli di Brescia. Il distretto si colloca al top della classifica regionale per valori esportati tra gennaio e settembre e fa segnare un progresso pari a oltre 1,2 miliardi di euro rispetto allo stesso periodo del 2021 (+31,8%).

Bene anche il Sistema casa (+18,9%). In evidenza i Rubinetti, valvole e pentolame di Lumezzane (+16,5%), seguiti da Legno e arredamento della Brianza (+21,1%) e Legno di Casalasco Viadanese (+45,9%).

Segnali positivi anche per i distretti della Gomma e della plastica, che continuano il loro trend di crescita (+18,5%).

Anche per il Sistema moda le vendite all’estero nei primi nove mesi del 2022 mostrano un progresso rispetto al 2021 (+28%).

Nella filiera dell’Agro-alimentare (+20,2% ) spiccano i distretti del Lattiero caseario (+20,7%) e del Riso di Pavia (+37,2%).

Triveneto

Nei primi 9 mesi del 2022, i distretti del Triveneto sono riusciti a superare i 31 miliardi di euro di esportazioni a prezzi correnti, 4 miliardi in più rispetto allo stesso periodo del 2021 e oltre 5,4 miliardi in più rispetto al periodo pre-pandemico.

Le aree geografiche che hanno maggiormente contribuito all’incremento delle vendite dei distretti del Triveneto sono state l’Europa (+2,5 miliardi di euro) e il Nord America (+1,4 miliardi di euro), seguite dal Medio Oriente (+404 milioni di euro) e dall’Asia Orientale (+307 milioni di euro).

Veneto

Nei primi 9 mesi del 2022 i distretti veneti hanno superato i 24,7 miliardi di euro di esportazioni, +3,4 miliardi di euro rispetto al 2021 (+15,8%) e +4,2 miliardi di euro rispetto al periodo pre-Covid (+20,6%).

I distretti del sistema moda sono risultati determinanti con il loro incremento di 1,6 miliardi di euro di esportazioni (pari a +18,1%) con al primo posto l’Occhialeria di Belluno (+533,1 milioni di euro, pari a +24,7%) seguiti dall’Oreficeria di Vicenza (+346,4 milioni di euro, pari a +29,3%) e dalla Calzatura sportiva e sportsystem di Montebelluna (+239,5 milioni di euro, pari a +20,8%). La Concia di Arzignano ha aumentato le esportazioni del +10,1%. Le Calzature del Brenta presentano un incremento rilevante (+27,9% gen-set 2022 su 2021) che definitivamente archivia le perdite del periodo pandemico.

Da segnalare le performance sui mercati esteri delle Materie plastiche di Treviso Vicenza e Padova (+15,1%) con le imprese di Treviso che segnano la maggior crescita (+21,5%) grazie al rafforzamento delle esportazioni in Germania (+49%), Francia e Spagna.

Il Grafico veronese si attesta come il primo tra i distretti veneti per intensità della crescita nei primi 9 mesi del 2022 sul 2021: +48,8% grazie alla grande richiesta di packaging e di carta e cartone per le spedizioni.

In ripresa anche il comparto metalmeccanico veneto, in cui spicca la Meccanica strumentale di Vicenza (+14,7%), la Termomeccanica scaligera (+14,4%), la Termomeccanica di Padova (+12,8%) e le Macchine agricole di Padova e Vicenza (+16,7%).

Nel comparto agro-alimentare da segnalare la performance del Prosecco di Conegliano Valdobbiadene (+28,1%).

Trentino Alto Adige

I I distretti del Trentino-Alto Adige superano i 4 miliardi di euro di esportazioni nei primi 9 mesi del 2022, in crescita di 276,9 milioni rispetto al 2021, pari a +7,4%.

Le migliori performance sono state quelle della Meccatronica di Trento (+193,7 milioni di euro pari a +20,6%), delle Marmellate e succhi del Trentino-Alto Adige (+63,1 milioni di euro pari a +27,2%) e del Legno e arredamento dell’Alto Adige (+24,6 milioni di euro pari al +7,7%).

La Meccatronica dell’Alto Adige (-0,2% nel periodo gennaio-settembre) ha invece risentito del calo nel mercato tedesco (-7,8%) e in quello svedese (-79%) della componentistica auto.

Tra i distretti dell’agro-alimentare le Mele dell’Alto Adige (+3,1%) hanno mantenuto un profilo di crescita nonostante i cali nei mercati europei; i Vini e distillati di Bolzano (+3,5%) sono riusciti a controbilanciare i cali a doppia cifra subiti nel mercato tedesco, grazie agli Stati Uniti (+15%), ai Paesi Bassi e alla Svezia. I Vini e distillati di Trento risultano in calo nei primi 9 mesi del 2022 (-1,4%). Le Mele del Trentino hanno ridotto le esportazioni (-24,9%) a causa di cali rilevanti in Spagna, Egitto e Germania.

Nel comparto casa, il Legno e arredamento dell’Alto Adige (+7,7%) segna un incremento delle vendite di legno, pannelli e prodotti in legno in Germania (+10,3%), Svizzera e Spagna, a fronte di un calo in Austria. Il Porfido di val di Cembra (+17,1%) prosegue nell’espansione delle vendite in Francia (+85%), Germania, Svizzera e Danimarca.

Friuli Venezia Giulia

I distretti monitorati del Friuli-Venezia Giulia superano nei primi 9 mesi del 2022 i 2,4 miliardi di euro, in crescita di 432,5 milioni di euro, pari a +21,6% sul 2021.

I Mobili e pannelli di Pordenone hanno ottenuto i maggiori risultati nel comparto del mobile negli Stati Uniti (+60%), nel Regno Unito (+25%) e in Spagna (+67%). Le Sedie e complementi di arredo di Udine hanno registrato ottime performance nel  Regno Unito (+41,3%), Stati Uniti, Francia, Germania e Grecia.

Nell’agro-alimentare spiccano i Vini e distillati del Friuli (+37,3%) grazie alle vendite negli Stati Uniti, che si confermano primo mercato per dimensione e crescita (+45,5%) seguiti da Germania, Regno Unito, Francia e Canada. Il Caffè di Trieste segna un aumento a doppia cifra (+20,8%). Il Prosciutto di San Daniele è l’unico distretto a registrare un calo seppur lieve delle esportazioni (-2%), a causa di una diminuzione delle vendite negli Stati Uniti, in Vietnam e Australia, controbilanciate in parte dal rafforzamento del mercato tedesco e del Regno Unito.

Fonte: Monitor regionale dei distretti (Intesa Sanpaolo)

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