Le eccellenze del Bello e Ben Fatto (BBF) si caratterizzano per la presenza combinata di due margini, ovvero volumi maggiori a prezzi più elevati, segnale che i mercati internazionali associano a tali beni un chiaro premio di qualità.
Si considerano BBF quei prodotti nei quali le imprese italiane sono particolarmente competitive rispetto alla concorrenza sui singoli mercati di sbocco, in termini di volumi e prezzi.
Questa categoria comprende i beni che rappresentano l’eccellenza italiana in termini di design, cura nei dettagli, materiali e lavorazioni. Si tratta di prodotti che si distribuiscono in tutti i comparti produttivi e che esprimono buon gusto e creatività.
Le 711 categorie di prodotto che delineano il perimetro del BBF rappresentano il 53% dei beni finali di consumo e il 26,6% del valore delle esportazioni totali nazionali.
I comparti legati alla moda (Abbigliamento e tessile casa, Calzature, Pelletteria, Occhialeria e Gioielleria-oreficeria) costituiscono la parte più peculiare del BBF, con 317 categorie di beni d’eccellenza, poco meno della metà del totale. Il comparto dell’Abbigliamento e tessile casa da solo conta 260 beni facenti parte del BBF (il 91% dei prodotti del comparto e il 4,1% delle esportazioni italiane).
Nell’Abbigliamento ben 201 prodotti sono venduti a un prezzo più elevato di quello dei principali concorrenti, un premio di prezzo che in media è stato più elevato del 64% rispetto a quello dei principali concorrenti durante il periodo 2018 - 2020 (in leggero rialzo rispetto al 60% del periodo 2015 - 2017).
I beni BBF esportati dall’Italia competono con quelli prodotti dai concorrenti più sviluppati, operando in nicchie protette da paesi che presentano un livello di costi minore.
Le eccellenze italiane si dirigono prevalentemente verso i mercati avanzati, che insieme ne assorbono circa 104 miliardi di euro. A fare da volano alle esportazioni nei paesi avanzati è la forte condivisione di gusti e standard che riflettono una sostanziale affinità dei contesti culturali. I paesi più importanti sono Stati Uniti (22,6 miliardi di euro), Germania (5,7 miliardi) e Corea del Sud (4,7 miliardi).
Ammonta invece a oltre 19 miliardi di euro il quantitativo di eccellenze esportato verso i paesi emergenti che, per il loro dinamismo (sia sul piano demografico che su quello economico), e nonostante il loro peso ancora limitato, offrono margini di crescita relativamente maggiori. Tra gli emergenti i mercati principali sono: la Cina (2,4 miliardi di euro), l’Arabia Saudita (2 miliardi) e il Qatar (1,4 miliardi).
Paesi a più alto potenziale per il BBF - Primi 5 paesi avanzati e primi 5 paesi emergenti secondo il potenziale di export dell’Italia in miliardi di euro
Focus ASEAN
SACE ha analizzato i nuovi mercati ad alto potenziale dell’area ASEAN che rappresenta solo l’1,5% dell’export totale italiano, ma tra il 2010 e il 2019 le esportazioni italiane verso l'area sono cresciute a un tasso medio annuo del 7% (ben superiore alla crescita del 4% registrata dall’export complessivo) raggiungendo quota 9,3 miliardi di euro, di cui 1,6 miliardi di euro riguarda i beni BBF.
La ripresa post-pandemica dell’export di BBF verso i paesi ASEAN ha garantito un ampio recupero: le esportazioni sono cresciute del 32,2% in media all’anno tra il 2021 e il 2022.
Quasi un quarto delle esportazioni di BBF verso i dieci paesi ASEAN è costituito dal settore Alimentare e bevande, particolarmente rilevanti le vendite di vino, cioccolatini e creme spalmabili, pasta e prodotti da forno; seguono per importanza gli articoli di Gioielleria-oreficeria e Pelletteria.
- Singapore rimane il primo mercato ASEAN per l’export di BBF, rappresentando il 35,3% delle esportazioni nell’area considerata. La città-stato, caratterizzata da una delle popolazioni più abbienti al mondo con un’elevata capacità di spesa e gusti internazionali, ha importato beni BBF per circa 562 milioni di euro nel 2022.
- La crescita dell’export verso la Malesia - paese caratterizzato da un’ampia classe media con livelli di reddito disponibile relativamente elevati - è stata guidata soprattutto dal settore della Gioielleria-oreficeria (nel 2022, oltre 90 milioni di euro).
- La Thailandia lo scorso anno ha importato beni BBF per un valore pari a 336 milioni di euro, principalmente nei comparti di Pelletteria, Alimentare e bevande e Gioielleria-oreficeria.
L’integrazione dei mercati agevola gli scambi e in Asia di recente è stata istituita la più grande area di scambio al mondo, il Regional Comprehensive Economic Partnership (RCEP). Altrettanto fondamentali per la performance dell’export BBF sono gli accordi di libero scambio (Free Trade Agreements – FTAs) che, soprattutto nei mercati ASEAN, aiutano le imprese italiane a superare le barriere tariffarie e non.
Fonte: Centro Studi Confindustria (Esportare la dolce vita 2023)