Emirati Arabi Uniti: gli stranieri possono avere la proprietà piena di società costituite mainland

di lettura

In vigore la nuova Risoluzione negli Emirati Arabi Uniti che individua l’Elenco di settori economici e attività in cui sono consentiti investimenti esteri diretti.

Image

Nel settembre 2017 il governo degli Emirati Arabi Uniti aveva modificato la Legge sulle società commerciali per consentire livelli più elevati di proprietà da parte di investitori stranieri in alcuni settori dell'economia locale.

La nuova legge sugli investimenti diretti esteri degli Emirati Arabi Uniti (FDI Law) aveva introdotto un quadro normativo in base al quale gli investitori stranieri avrebbero potuto richiedere di possedere più del 49% delle azioni del capitale di società costituite "mainland" negli Emirati Arabi Uniti.

La FDI Law rinviava però a una successiva risoluzione del Gabinetto dei ministri l’individuazione di tali settori e le condizioni richieste per l’acquisizione del 100% della proprietà da parte dello straniero, tramite un “elenco positivo” (Positive List).

Peraltro, già nella FDI Law era stato previsto che gli investimenti esteri superiori a un 49% non sono consentiti in settori dell'economia che figurano in un "elenco negativo" (Negative List). Attualmente ci sono 13 settori specificati nella "lista negativa", tra cui quelli bancario, assicurativo e delle agenzie commerciali.

Settori coinvolti

Lo scorso 17 marzo 2020 il Gabinetto degli Emirati Arabi Uniti ha emesso una risoluzione che finalmente individua l’"Elenco positivo di settori economici e attività in cui sono consentiti investimenti esteri diretti". La Risoluzione è divenuta effettiva dal 31 marzo 2020 e quindi è attualmente in pieno vigore. L'elenco delle attività aperte agli stranieri include, fra gli altri:

  • servizi amministrativi e di supporto
  • agricoltura
  • arte e intrattenimento
  • costruzioni
  • attività didattiche
  • assistenza sanitaria
  • ospitalità e servizi di ristorazione
  • informazione e comunicazione
  • produzione
  • attività professionali, scientifiche e tecniche
  • energie rinnovabili
  • spazio
  • trasporto e stoccaggio.

La Risoluzione prevede inoltre, caso per caso, i requisiti minimi di capitale sociale per le società che sono o diventano possedute al 100% da investitori stranieri e che sono autorizzate a svolgere le attività contenute nella "lista positiva" e impone altri requisiti che dovranno essere soddisfatti dagli investitori stranieri in relazione a determinate attività.

Altri requisiti

La Risoluzione consente comunque all'autorità competente per le licenze di ciascun Emirato e ai regolatori dello specifico settore economico di imporre condizioni aggiuntive a tali società e prevede che il Ministero delle risorse umane degli Emirati Arabi Uniti possa imporre requisiti di Emiratizzazione alle società possedute al 100% da investitori stranieri, ossia un numero minimo di dipendenti di cittadinanza emiratina.

A seconda del settore e dell'attività dell'azienda, i requisiti di capitale azionario possono variare tra 2 e 100 milioni di AED, ad esempio i settori legati alle attività ospedaliere richiedono un capitale azionario di 100 milioni di AED.

Nel manifatturiero, i requisiti del capitale azionario variano a seconda del tipo di attività manifatturiera: ad esempio, la produzione di attrezzature sportive richiede 3 milioni di capitale azionario, la produzione di attrezzature per macchine richiede 100 milioni di capitale azionario.

L'investitore straniero deve soddisfare infine altre condizioni a seconda del settore e attività prescelti: l’uso di nuove tecnologie; il riconoscimento di un alto valore aggiunto dell’attività; il contribuire alla ricerca e sviluppo; il soddisfare i requisiti delle entità che hanno già la licenza UAE.

Vi sono dei vantaggi chiave derivanti dall’applicazione di questa nuova disciplina, fra cui:

  • la proprietà al 100%
  • le società FDI con licenza sono trattate come società nazionali degli Emirati Arabi Uniti e possono operare senza limiti sul territorio (partecipando per esempio ad appalti locali)
  • la flessibilità nel cambiare partner, la forma legale e trasferire la proprietà.

L’esperienza di Dubai

Ad oggi, Dubai è stato l'unico emirato che ha accettato le domande di registrazione di società mainland di proprietà estera al 100% o di trasferimento ad azionisti stranieri di tutte le azioni detenute da cittadini degli Emirati Arabi Uniti in società mainland esistenti.

Il Dipartimento per lo sviluppo economico (DED) di Dubai - l'autorità di regolamentazione competente per la costituzione di società e altre questioni aziendali - ha valutato tali domande caso per caso, in genere tenendo conto dell'importo investito negli Emirati Arabi Uniti e del numero di persone occupate dall'entità interessata.

Il DED di Dubai impone inoltre alle società che richiedono il 100% di proprietà straniera di nominare un cittadino degli Emirati Arabi Uniti per agire come “Service Agent” al fine di seguire tutte le pratiche burocratiche e amministrative, quali quelle relative ai visti.

Resta da vedere se il DED di Dubai manterrà la pratica di richiedere un Service Agent locale per le società mainland di proprietà prevalentemente estera e se le autorità competenti di altri Emirati adotteranno questa pratica.

Il requisito non è contemplato nel Decreto n. 19/2018 o nella Risoluzione che ha introdotto la Positive List. Tuttavia, come detto, sia il Decreto che la Risoluzione consentono ai singoli Emirati di avere una certa autonomia nel definire le loro procedure e requisiti per l’applicazione della normativa.

D’altronde, considerando quanto sia rilevante l'attività di “sponsorizzazione” per i cittadini degli Emirati Arabi Uniti, c'è una ragionevole aspettativa che il DED di Dubai continuerà a richiedere la nomina di Service Agent locali e che gli altri Emirati seguiranno tale “prassi”.

E’ già stato correttamente rilevato dagli operatori locali che anche i requisiti di capitale azionario limiteranno l'ambito di attività per il quale avrà senso stabilire un'entità mainland di proprietà al 100% straniera.

Naturalmente si potrebbe sostenere che il capitale azionario di una società è il capitale circolante che può essere utilizzato per pagare le spese della società come stipendi, rendite e acquisti. Tuttavia, l'investimento di 100 milioni di AED (circa 25 milioni di euro) richiesto per alcune attività non sembrerà fattibile per la maggior parte delle imprese straniere, poiché i 9,4 milioni di abitanti degli Emirati Arabi Uniti lo rendono un mercato relativamente piccolo.

Inoltre, il capitale azionario di una società indica la misura della responsabilità dei suoi azionisti per gli obblighi della società. Pertanto, gli azionisti di un ospedale di proprietà straniera al 100% che opera negli Emirati Arabi Uniti sarebbero responsabili per le obbligazioni di quell'ospedale per un importo di 100 milioni di AED o più, a seconda del capitale azionario della società.

Stefano Meani

Analisi di mercato
Export vino italiano 2022
Export vino italiano 2022
Lo scorso anno l’export di vino italiano ha raggiunto il record in valore: 7,9 mld di euro (+9,8%), a volumi  invariati (-0,6%).
SACE SIMEST Export italiano gennaio 2023
SACE SIMEST Export italiano gennaio 2023
L'export a gennaio è cresciuto del 15,3% rispetto allo stesso mese dell'anno precedente, sulla spinta dei valori medi unitari (+12,7%) e, in parte, del dato in volume (+2,4%).
Export ortofrutta 2022: vendite a 5,3 miliardi
Export ortofrutta 2022: vendite a 5,3 miliardi
Secondo Fruitimprese, il comparto ortofrutta tiene in un anno molto difficile grazie soprattutto alla frutta fresca (mele, uva da tavola e kiwi).
Bio Made in Italy in Giappone
Bio Made in Italy in Giappone
Nomisma ha condotto un’analisi sulle opportunità commerciali dei prodotti biologici italiani nel mercato giapponese.
La ripresa del turismo e la filiera agro-alimentare
La ripresa del turismo e la filiera agro-alimentare
Secondo i dati provvisori relativi al 2022, le presenze turistiche sono aumentate del 37% rispetto all’anno precedente (clienti non residenti +81,2% e residenti +11,3%).
Indagine conoscitiva sul Made in Italy
Indagine conoscitiva sul Made in Italy
L’Istat ha presentato il Dossier “Contributi alla ripresa del Made in Italy e segnali di vulnerabilità dei Sistemi Locali del Lavoro” alla Commissione Attività produttive della Camera dei Deputati.
Previsioni Demoskopika flussi turistici 2023
Previsioni Demoskopika flussi turistici 2023
“Tourism Forecast 2023” dell’Istituto Demoskopika stima arrivi, presenze e spesa turistica per regione, elaborando la serie storica dei flussi dal 2010 al 2022.
Export distretti: Piemonte, Lombardia e Triveneto
Export distretti: Piemonte, Lombardia e Triveneto
Risultati export delle principali regioni del nord ad elevata intensità distrettuale nei primi 9 mesi 2022, elaborati dal Centro Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.
Le maggiori aziende Moda con sede  in Italia
Le maggiori aziende Moda con sede in Italia
L’Area Studi Mediobanca ha pubblicato il nuovo report sulle Maggiori aziende Moda Italia che aggrega i dati finanziari di 152 società con sede in Italia e fatturato superiore a € 100mln.
Classifica 10 migliori formaggi al mondo: 8 sono italiani
Classifica 10 migliori formaggi al mondo: 8 sono italiani
Secondo la graduatoria globale di TasteAtlas, l’atlante internazionale dei piatti e dei prodotti tipici locali, i formaggi italiani sono i migliori al mondo tra gli oltre 100 analizzati.