Al momento non è in programma l’introduzione di ulteriori imposizioni fiscali, secondo quanto confermato dal Ministro per gli Affari Finanziari Obaid Humaid Al Tayer nel corso di una conferenza stampa tenutasi alcune settimane fa a Dubai insieme a Christine Lagarde, responsabile del Fondo Monetario Internazionale.
Il Ministro Al Tayer ha specificato che 100 beni di prima necessità (nel settore alimentare, della salute, dei trasporti e dei servizi sociali) saranno esentati dalla VAT.
Tutti gli stati membri del Gulf Council Cooperation (composto da Emirati Arabi Uniti, Arabia Saudita, Qatar, Bahrein, Kuwait e Oman) hanno concordato di introdurre la VAT al tasso sopra indicato entro il 2018.
I membri del GCC stanno quindi lavorando ad uno schema di applicazione comune della nuova imposta che dovrebbe essere pronto e reso pubblico entro la metà di quest’anno. L’imposta verrà poi implementata nei singoli paesi tra il 1° gennaio ed il 31 dicembre del 2018.
La VAT è stata introdotta anche per sopperire al calo delle entrate statali dovute:
- all’abbassamento del costo del petrolio
- ed all’innalzamento dei servizi forniti alla collettività.
Peraltro, secondo molti analisti, il fatto che la percentuale della VAT sia comunque estremamente contenuta ed il fatto che molti beni di prima necessità ne saranno esclusi dovrebbero evitare ripercussioni negative sull’economia locale.
Per contro, il Ministro ha osservato che già dal primo anno circa 12 miliardi di Dirham dovrebbero essere generati dalla nuova imposta.
Avv. Stefano Meani