L’annuale rapporto pubblicato da Banca Ifis fotografa l’andamento e le prospettive di un settore protagonista della transizione sostenibile.
La bicicletta rappresenta la sintesi di innovazione, tecnologia, benessere delle persone e può contribuire alla prosperità delle imprese e dei territori.
I ricavi dei produttori italiani di biciclette e componentistica raggiungono nel 2022 per la prima volta i 2 miliardi di euro (+10%). Il settore è previsto in crescita del +6% nell’anno in corso.
L’Italia è leader tra i produttori europei di biciclette. Il Nord Italia concentra circa l’80% della produzione e il 92% del fatturato.
A spingere la domanda ci sono tre fattori principali:
- la ricerca di una mobilità sempre più sostenibile da parte dei cittadini
- l’aumento del consenso per il cicloturismo
- il crescente interesse per le ebike.
Nel 2022, l’incremento del fatturato è andato di pari passo con l’aumento della redditività, con la filiera di produzione che ha saputo compensare l’impatto dell’inflazione sui costi di produzione:
- l’EBITDA del settore è passato dal 6% del 2020, all’11% del 2022
- il ROE è cresciuto dal 6,4% del 2020, al 13% del 2022.
Export e import
Il valore della bilancia commerciale del settore si è confermata positiva, crescendo del +28% grazie al cambio di mix di prodotto verso modelli ad alto valore aggiunto. In particolare, è cresciuta la produzione di ebike (+21,3% media annua tra il 2019 e il 2022) che ha compensato il lieve calo di produzione di biciclette meccaniche (-3,1%).
Nel 2022 l’export si è attestato al 21% del fatturato (14% Paesi Ue, 7% Extra Ue), con previsioni di crescita di ulteriori due punti percentuali nel 2023. Per l’ebike il saldo import/export è stato positivo per 43mila unità.
Il 29% dei materiali semi-lavorati e della componentistica utilizzata ai fini produttivi proviene dall’estero: si importa essenzialmente per l’assenza in Italia di produzioni delle quali si ha bisogno (39%) o per ottenere un prezzo più competitivo (36%). Nel 2023 il 15% delle imprese produttrici ridurrà le importazioni di prodotti semi-lavorati/componentistica.
Cicloturismo
Secondo il rapporto, nel 2022 la bicicletta è stata la compagna di viaggio per 6,3 milioni di persone in Italia.
- I cicloturisti (che considerano la bicicletta parte integrante della vacanza, per svolgere attività di visita ed esplorazione dei luoghi) sono stati 1,9 milioni (37% italiani, 63% stranieri)
- I turisti attivi (che durante la vacanza utilizzano la bici per svolgere singole attività come escursioni, giri nei centri urbani) sono stati 4,4 milioni (italiani 42%, stranieri 58%)
Il valore della spesa sostenuta da chi nel 2022 ha usato la bicicletta in vacanza è stimato pari a 7,4 miliardi di euro, di cui 3,4 miliardi derivanti dal cicloturismo vero e proprio: ne beneficiano le strutture ricettive, l’abbigliamento e le attività di intrattenimento.
La durata media della vacanza dei cicloturisti nel corso del 2022 si è attestata in 11 giorni. A livello di distribuzione dei flussi lo scorso anno il cicloturismo ha prediletto il Nord Italia con il Trentino-Alto Adige che si è imposto come meta preferita grazie all’accoglienza e alla presenza di piste ciclabili.
I ricavi dei tour operator attivi nel cicloturismo sono attesi in crescita del +15%. Nel 2022 il 72% delle imprese attive nel cicloturismo ha attivato una o più collaborazioni con altre realtà del territorio per realizzare eventi di co-marketing legati allo sviluppo del cicloturismo. Il 62% dei clienti che si rivolgono a un tour operator per vacanze di cicloturismo è straniero, con una spesa media di 3.750 € per 6 giorni. Molto elevata l'incidenza del servizio di visita guidata e tour di gruppo.
Ebike
Le batterie agli ioni di litio sono ormai lo standard, hanno lunga durata e elevata densità energetica. I nuovi sistemi di controllo avanzati consentono di personalizzare il livello di assistenza che si riceve dal motore. Le ebike più innovative hanno sistema frenante ABS e connessione con gli smartphone per monitorare la velocità, la distanza e la durata della batteria in tempo reale.
La crescente domanda di modelli di fascia alta (con telai in fibra di carbonio ed elementi di trasmissione di alta gamma) è particolarmente evidente in Europa e Nord America, mercati in cui i consumatori sono disposti a pagare prezzi più alti per i prodotti premium.
Le persone che scelgono l’ebike hanno un reddito familiare medio-alto, risiedono nei centri urbani, amano lo sport e le attività all’aria aperta.
L’ebike crescerà nel mondo tra il 2021 e il 2027 a un ritmo medio annuo del 15%, con una potenzialità di oltre 53 miliardi di euro nel 2027 (fonte: Mordor Intelligence su Statista).
Anche in Italia l’ebike rappresenta il comparto a maggior tasso di crescita. A fine 2022 il 56% delle imprese italiane produttrici di biciclette sosteneva di avere in produzione uno o più modelli di ebike. La quota di fatturato delle aziende produttrici derivante dalla produzione di ebike o componentistica si attesta al 37%.
Secondo i dati Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo e Accessori) le vendite di ebike in Italia sono aumentate del 14% nel 2022 rispetto all'anno precedente, raggiungendo un totale di 337.000 unità vendute. La maggior parte delle ebike vendute in Italia sono modelli da città, ma ci sono anche molte ebike da trekking e da montagna.
L'Europa rimane il mercato più grande per le ebike, con la Germania, i Paesi Bassi e la Francia come principali mercati di destinazione. Anche la Cina sta crescendo rapidamente e si prevede che raggiungerà una quota di mercato significativa entro il 2025.
Composizione del campione
Le interviste per l’indagine sono state realizzate tra febbraio e marzo 2023.
- Imprese che si occupano della produzione di biciclette, parti o accessori: 150
- Imprese che si occupano anche, ma non esclusivamente del mondo della bicicletta, dedite al commercio all’ingrosso: 200
- Tour operator e hotel che si occupano di cicloturismo: 206.
- Cicloturisti italiani e stranieri: 700.
- Turisti attivi italiani: 368.
Edizione integrale di Ecosistema della Bicicletta 2023