Dopo un periodo prolungato di forte crescita, l'economia nigeriana dal 2014 ha iniziato a rallentare a causa della caduta del prezzo del petrolio, da cui dipende per il 90% delle esportazioni e l'80% delle entrate statali.
Malgrado l'impatto negativo sui conti pubblici, con l'impoverimento delle riserve in valuta estera e la svalutazione della moneta nazionale (la naira), il governo nigeriano non ha abbandonato i programmi di investimento riguardanti alcuni settori strategici per lo sviluppo del paese.
I settori più rilevanti dell'economia nigeriana
Il settore oil&gas e più in generale l'industria mineraria ed estrattiva sono il pilastro dell'economia nigeriana. Oltre ai giacimenti di petrolio, di cui è uno dei maggiori produttori al mondo, la Nigeria possiede infatti abbondanti riserve di gas e importanti risorse minerarie, non ancora adeguatamente sfruttate.
Un altro settore chiave è quello delle infrastrutture e delle grandi opere in ambito civile, industriale e di trasporto, alle quali il governo sta destinando consistenti investimenti. Obiettivo del governo è anche quello di migliorare i servizi logistici e portuali.
Tra le priorità del paese c'è poi la questione cruciale del deficit energetico: la produzione di energia elettrica non soddisfa il fabbisogno complessivo e forti carenze si riscontrano anche nella rete di trasmissione e distribuzione che necessita di interventi di ampliamento e potenziamento, aprendo numerose opportunità ai fornitori di apparecchiature elettriche.
La rapida urbanizzazione di larga parte della popolazione è alla base della crescente richiesta sia di abitazioni che di edifici pubblici e strutture commerciali: quello delle costruzioni è un settore trainante dell'economia nigeriana che offre grandi opportunità alle imprese produttrici di materiali per l'edilizia, mobili e complementi d'arredo.
Agricoltura e agroindustria sono due comparti di rilievo che il governo vuole rilanciare. Attualmente la produzione agricola non è sufficiente al fabbisogno del mercato interno e devono essere importati anche i prodotti alimentari di base. Ci sono grandi spazi per i fornitori di macchinari e tecnologie da impiegare sia nell'agricoltura che nel food processing.
Di una certa importanza sono l'industria tessile, specie la cotoniera, e quella delle pelli.
Altri settori economici destinati a crescere rapidamente nei prossimi anni sono quello dei servizi bancari e finanziari e quello delle telecomunicazioni e ICT.
L'interscambio con l'Italia e le opportunità per le nostre imprese
Mercato da 180 milioni di abitanti con una classe media in crescita, la Nigeria è, dopo il Sudafrica, il principale partner commerciale dell'Italia nell'Africa sub-sahariana, costituendo il secondo mercato di destinazione delle esportazioni italiane e il secondo fornitore del nostro paese.
I settori di maggiore forza dell'export italiano sono meccanica strumentale, metallurgia e prodotti in metallo, apparecchi elettrici, prodotti petrolchimici, materiali per l'edilizia e prodotti d'arredo-design. L'import italiano dalla Nigeria è composto quasi totalmente da petrolio e gas.
Il made in Italy è conosciuto e apprezzato in Nigeria. I prodotti del sistema casa arredo, in particolare, sono già presenti e molto ricercati: soprattutto per i produttori di fascia alta esistono ampi spazi per inserirsi con successo nel mercato. Manca invece una presenza significativa dei marchi italiani della moda. I prodotti alimentari italiani, e le bevande alcoliche, sono presenti in misura non ancora adeguata alle grandi potenzialità del mercato. I supermercati delle principali città ne offrono una selezione troppo limitata e una fornitura irregolare.
In sintesi i settori che offrono le maggiori opportunità di business sono:
- Infrastrutture
- Logistica e trasporti
- Costruzioni e materiali per l'edilizia
- Impiantistica e engineering
- Prodotti petroliferi raffinati e prodotti chimici
- Apparecchiature elettriche
- Mezzi di trasporto e autoveicoli
- Metalli e prodotti in metallo
- Macchinari e attrezzature
- Mobili, complementi d'arredo e articoli per illuminazione
- Tessile-abbigliamento e accessori moda
- Agricoltura e agroindustria
- Alimentare e bevande.