Secondo il quotidiano locale Arabian Business, "il mantra di d3 è di essere il cuore pulsante della scena del design del Medio Oriente, una comunità creativa dove designer locali si troveranno a lavorare spalla a spalla con professionisti di fama mondiale. L'idea è di poter coltivare talenti locali nella speranza che il prossimo marchio globale venga creato a Dubai".
Le caratteristiche della Dubai Design District Free Zone
Ci sono attualmente dieci edifici in costruzione che dovrebbero essere consegnati agli occupanti nei primi mesi di quest’anno. Sebbene la Free Zone non sia ancora completata, sono già iniziate le procedure di costituzione delle società e sono già state emesse le relative licenze, necessarie per poter operare. Alle società già costitute nella Free Zone è stato concesso, fino al momento di completamento di tutte le infrastrutture, di operare anche in uffici presenti in altre zone di Dubai. L’unico vincolo è che, non appena gli uffici del Dubai Design District saranno tutti completati, la società ivi costituita sposti la sua sede all’interno della Free Zone.
Agevolazioni per aprire una società
I costi per creare una società, sotto forma di Limited Liability Company (simile alla nostra Srl), ovvero per costituire una branch della società madre straniera, sono riportati qui di seguito:
- Licenza annuale: AED 15.000,00 (circa Euro 3.500)
- Costo di registrazione iniziale: AED 3.510,00 (circa Euro 800.000)
- Capitale sociale minimo per la LLC: da AED 50.000 ad AED 100.000 (circa da Euro 11.800 ad Euro 23.800)
Saranno disponibili varie categorie di uffici, il cui prezzo varierà anche a secondo della vista (da AED 110/mq per la vista sui giardini interni fino ad AED 165/mq per la vista sul grattacielo Burj Khalifa). La Free Zone consentirà anche di prendere in affitto magazzini.
Al fine di incentivare l’utilizzo del Dubai Design District, è stata riconosciuta la possibilità per le società costituite nella Free Zone TECOM (Dubai Technology e Media Free Zone) e DIFC (Dubai International Financial Centre) di spostarsi senza costi all’interno di questa nuova Free Zone.
E’ stato poi previsto un doppio regime di licenze, nel senso che le società costitute in d3 potranno ottenere due licenze:
- una per operare all’interno della Free Zone
- una per operare sul territorio emiratino (c.d. mainland).
In quest’ultimo caso le società dovranno rispettare tutti i requisiti usualmente richiesti alle società costituite mainland, ossia pagare a titolo di imposta il 5% annuo dell’affitto, avere un socio locale (se si tratta di una LLC) ovvero un agente locale (se si tratta di una branch).
Così come avviene nella Free Zone DIFC, in singoli casi potrà essere autorizzata la piena proprietà straniera (100% del capitale della LLC) per le società che svolgeranno attività di ristorazione all’interno di d3 e selezionate sedi potranno ottenere la licenza per servire alcolici.
Naturalmente anche questa free zone presenta le caratteristiche tipiche delle altre Free Zone, che le rendono assai attrattive per gli investitori stranieri, ossia, fra le altre:
- l’assenza di tassazione;
- la piena proprietà straniera del capitale sociale;
- la libera possibilità di trasferire, completamente e senza alcuna formalità, profitti ed utili all’estero;
- utilizzo di documentazione societaria ridotta e tutta in lingua inglese.
Design Dubai Fashion Council
Dopo l'annuncio della creazione della Free Zone d3, il sovrano di Dubai ha emesso il decreto n. 23 del 2013 che istituisce il Design Dubai Fashion Council ("DFC").
Creato sotto gli auspici della Dubai Technology e Media Free Zone Authority ("DTMFZA"), gli obiettivi del DFC sono quelli di:
- favorire la crescita della piccola e media impresa nel settore della moda, dell’arte e del design, stimolando di conseguenza l’incremento dell'occupazione
- di aumentare il contributo al PIL del settore;
- di sviluppare la promozione di prodotti e marchi creati negli Emirati Arabi Uniti
- nonché di aumentare il turismo nel settore dell’arte, della moda e del design.
Il mandato del DFC comprende anche la progettazione e l'esecuzione di eventi e manifestazioni nei settori della moda, dell’arte e del design. Il citato decreto impone che tutte le istituzioni governative siano tenute a fornire pieno supporto al DFC, fornendo dati, statistiche ed ogni tipo di informazioni utili l’esercizio delle sue funzioni.
Il DFC rappresenta un ulteriore passo avanti del governo di Dubai per diversificare l’economia locale attraverso il rafforzamento del settore terziario.
In termini economici, occorre ricordare che Dubai è seconda solo a Londra nel settore retail ed ospita oltre la metà dei marchi più famosi a livello mondiale.
Si stima che il giro di affari del settore del lusso, moda e design abbia superato l’importo di 23 miliardi di Dirham (circa 5.5 miliardi di Euro). Si aggiunga che anche questo settore beneficerà degli investimenti e dei ritorni positivi determinati dall’assegnazione a Dubai dell’Expo 2020.
In definitiva, con la creazione della Free Zone d3, il Governo di Dubai ha mostrato di voler investire pesantemente nella moda, nell’arte e nel design, con il chiaro obiettivo di diventare un centro di riferimento a livello mondiale anche di questi settori.
Avv. Stefano Meani