Al COP27 di Sharm El-Sheikh è stato presentato lo studio Africa’s Investable Infrastructure Opportunities realizzato dalla società di consulenza Frost & Sullivan.
Il rapporto fornisce informazioni sulle attuali opportunità, ma anche sulla direzione delle tendenze chiave associate agli investimenti infrastrutturali nella regione.
In Africa vive 1/5 della popolazione mondiale. Nel 2021 il continente ha però ricevuto solo il 5,2% degli IDE globali, la maggior parte dei quali diretti verso pochi paesi, Sud Africa in primis.
Per raggiungere i suoi obiettivi energetici e climatici, il continente richiederà un investimento annuale di 190 miliardi di dollari tra il 2026 e il 2030.
La scarsa attenzione degli investitori internazionali nei confronti dell’Africa ha varie cause. Tra queste, basse aspettative a livello di ROI e poca fiducia verso le strutture di governance locali nel gestire gli impegnativi programmi di sviluppo nella sanità, energia, acqua, logistica, ICT.
Analizzando la stato di attuazione dei progetti infrastrutturali in Africa emerge che i mega progetti tendono a rimanere bloccati a livello provvisorio, o vengono cancellati a titolo definitivo.
Progetti in infrastrutture per settori
Il settore delle costruzioni sta attirando la maggior parte degli investimenti esteri in termini di valore complessivo.
Il settore energetico – trainato dall’accelerazione verso le rinnovabili – detiene il primato per numero di progetti. Il solare fotovoltaico ha il potenziale di sviluppo più significativo in Africa, con una capacità di generazione potenziale totale di 16 GW in paesi selezionati; seguito da idroelettrico a 11,2 GW e eolico a 5,8 GW.
Status of Africa’s Infrastructure Projects 2022
Risorse strategiche
L'Africa detiene il 40% delle riserve globali di cobalto, manganese e platino - minerali chiave per le batterie e le tecnologie a idrogeno. Grazie alla disponibilità di queste risorse ha l'opportunità di affermarsi a livello internazionale nella catena di valore e nella produzione delle batterie.
Il continente ha il potenziale per produrre 5.000 megatoni di idrogeno all'anno a meno di 2 dollari al chilogrammo (il prezzo più conveniente rispetto a qualsiasi altra regione del mondo).
Fonte: Frost & Sullivan