3 maggio 2021

Comportamenti d’acquisto dei consumatori di prodotti food

di lettura

Eurobarometro ha analizzato i comportamenti e le opinioni dei consumatori europei nei confronti delle modalità di scelta e di acquisto dei prodotti alimentari.

Comportamenti d’acquisto dei consumatori di prodotti food

A livello europeo

Nel momento in cui si acquista del cibo, il fattore più importante è dato dal “gusto” con il 45% delle risposte, seguito dalla “sicurezza” (valutazione del rischio sulla salute, 42%) e dal costo (40%).

Rilevanti sono anche le motivazioni legate alla provenienza del prodotto (34%), i contenuti nutritivi (33%), l’integrità del prodotto (scadenze e condizioni di conservazione, 20%).

Nella definizione di “cibo sostenibile”, i cittadini europei considerano principalmente l’aspetto nutritivo (41%), l’assenza di uso di pesticidi (32%), l’affidabilità del prodotto per tutti (29%), la presenza di filiere corte o locali nel processo produttivo e distributivo.

Nella concezione di una dieta salutare, emergono le opinioni che privilegiano una dieta varia e bilanciata (58%), quelle che sottolineano l’importanza di frutta e verdura (58%), l’importanza di consumare cibi locali e di stagione (47%). Molte risposte evidenziano la necessità di consumare cibo fatto in casa (43%), non trattato con pesticidi (43%).

Nell’indicazione degli aspetti più importanti di una dieta sostenibile prevale quello della salute (74%), cui si aggiunge l’importanza del legame con l’economia locale (50%), il fatto che l’azienda produttrice persegua una minimizzazione degli scarti (40%), paghi salari equi, garantisca diritti, salute e sicurezza ai lavoratori (39%).

Il campione italiano

I risultati nazionali si differenziano per:

  • una maggiore attenzione degli italiani al tema della sicurezza alimentare al momento dell’acquisto (58%) e alla provenienza geografica del prodotto (40%), seguiti dal gusto e dal contenuto nutritivo (entrambi al 35%)
  • una maggiore propensione a considerare salutare e sostenibile una dieta che preveda il consumo di frutta e verdure (58%), fondata sulla varietà e il bilanciamento delle tipologie di prodotto (44%) e orientata al consumo di cibi locali e di stagione (44%).

Aspetti più importanti al momento dell’acquisto di cibi 2020 (val.%)

Motivazioni acquisto prodotti food

Per l’industria alimentare diventa quindi molto rilevante la “transizione green” laddove la richiesta di processi produttivi e distributivi che siano compatibili con l’ambiente e con il contenimento delle ricadute negative della produzione rappresenta un chiaro fattore di orientamento della domanda e dei consumatori.

L’indagine di Eurobarometro è centrata sui contenuti della strategia Farm to Fork, l’iniziativa dell’Unione Europea che mira a sviluppare un sistema alimentare equo, sano e rispettoso dell’ambiente. Nella Comunicazione del maggio 2020, la Commissione europea afferma che:

“I trasformatori alimentari, gli operatori dei servizi di ristorazione e i dettaglianti definiscono il mercato e influenzano le scelte alimentari dei consumatori attraverso la tipologia e la composizione nutrizionale degli alimenti che producono, le loro scelte in materia di fornitori, i loro metodi di produzione e le loro pratiche di imballaggio, trasporto, merchandising e marketing.

In quanto principale importatore ed esportatore di alimenti a livello globale, l'industria alimentare e delle bevande dell'UE incide anche sull'impronta ambientale e sociale del commercio mondiale.

Il rafforzamento della sostenibilità dei nostri sistemi alimentari può contribuire a consolidare ulteriormente la reputazione delle imprese e dei prodotti, a creare valore per gli azionisti, a migliorare le condizioni di lavoro, ad attrarre lavoratori e investitori e a generare un vantaggio competitivo, un aumento della produttività e una riduzione dei costi per le imprese”.

FonteL’agroindustria protagonista nel post-Covid (Censis 17 aprile 2021)

Osservatorio Immagino GS1 Italy

Un’altra recente ricerca condotta in Italia dall’Osservatorio Immagino aiuta a intercettare e misurare i bisogni e le tendenze di consumo legati all’identità personale: dalla richiesta di etica, sostenibilità e trasparenza, alla propensione ad acquistare prodotti di origine italiana.

L’informazione sui prodotti alimentari è un elemento fondamentale e l’etichetta è il primo contatto “fisico” con il consumatore e offre l’opportunità di educarlo e soddisfare la sua esigenza di informazioni. Utilizzando il codice a barre GS1 per identificare i prodotti, e attraverso l’incrocio delle informazioni di etichetta con i dati Nielsen, l’Osservatorio Immagino misura i fenomeni di consumo emergenti e identifica i segmenti di popolazione che li determinano.

L’ottava edizione del Report presenta  i dati dell’anno terminante a giugno 2020 e ha come base circa 115 mila prodotti del largo consumo. Nell’anno terminante a giugno 2020 questi prodotti hanno sviluppato oltre 37 miliardi di euro di sell-out, pari all’82,1% di quanto venduto da ipermercati e supermercati nel mercato totale del largo consumo in Italia.

Dall’analisi delle tabelle nutrizionali presenti su 70.040 prodotti è emerso che, nei 12 mesi rilevati, si è fermata la crescita delle fibre (-1,0%), le componenti nutrizionali di maggior successo degli ultimi anni. La frenata dell’apporto di fibre è stata causata dal calo deciso degli acquisti di pasta fresca ripiena, piatti pronti vegetali, yogurt funzionale, sostitutivi dello yogurt, primi piatti pronti e snack salati.

L’accelerazione della crescita dell’apporto di proteine è legato ai maggiori acquisti di prodotti, come uova, farine e miscele, pasta di semola, latte Uht, formaggi grana e simili, pasticceria ripiena, affettati, legumi secchi e fagioli conservati, formaggi a pasta filata, carne avicunicola, würstel, elaborati di carne (hamburger), pesce naturale surgelato e salumi cubettati.

Italianità

Gli analisti hanno selezionato oltre 21 mila i prodotti alimentari (25,6% del campione alimentare ) venduti in supermercati e ipermercati che evidenziano in etichetta la loro “italianità” (claim “made in Italy”, “product in Italy”, “solo ingredienti italiani”, “100% italiano” o le indicazioni geografiche europee Igp, Doc, Dop e Docg, oppure la “bandiera italiana” o il nome della regione di riferimento). Il trend annuo è positivo poiché il sell-out è aumentato del +6,3% rispetto all’anno mobile precedente e quasi tutti i claim hanno migliorato la performance nell’arco dei 12 mesi.

La bandiera italiana campeggia sul 14,9% dei prodotti venduti in super e ipermercati. A giugno 2020 questo paniere ha registrato vendite in aumento del +5,3% rispetto al giugno 2019.

Nei 12 mesi rilevati è proseguita la crescita del claim “100% italiano”, che ha una quota numerica del 7,0%: il giro d’affari è aumentato del +9,4%, rispetto all’anno mobile precedente.

In lieve flessione, invece, il claim “prodotto in Italia”, che ha visto le vendite calare del -0,8% in un anno.

Doc (Denominazione di origine controllata), Dop (Denominazione di origine protetta), Docg (Denominazione di origine controllata e garantita) e Igp (indicazione geografica protetta) sono sigle sempre più presenti sulle confezioni dei prodotti alimentari e vedono aumentare, anno dopo anno, la loro presenza nei punti vendita e il loro apporto al sell-out della distribuzione moderna.

L’indicazione geografica europea più rilevante in termini di vendite è Dop, arrivata a contribuire per il 1,7% alle vendite di supermercati e ipermercati. Anche nell’anno finito a giugno 2020 il paniere dei prodotti Dop si è confermato tra i più performanti, beneficiando di un incremento del +12,3% delle vendite. Anche per i prodotti Doc l’anno finito a giugno 2020 è stato positivo, confermando il trend espansivo degli ultimi anni e, anzi, migliorandolo. Il sell-out in super e ipermercati è aumentato del +6,6%. Ha messo a segno una crescita superiore rispetto alla media del mondo dell’italianità l’indicazione Igp, arrivata al giugno 2020 con un +7,1% di vendite rispetto al giugno 2019. Ultima indicazione geografica per peso sia sull’assortimento che sulle vendite è Docg: nell’ultimo anno il sellout di questi prodotti è aumentato del +2,8%.

Fonte: Osservatorio Immagino

Analisi di mercato
Buone prospettive per l’export di vino italiano
15 aprile 2024 Buone prospettive per l’export di vino italiano
Nel 2023 le esportazioni enologiche italiane, che rappresentano più del 20% dell’export totale del settore alimentari e bevande, hanno raggiunto € 7,8 miliardi (in leggera flessione rispetto al 2022).
Proiezioni per l’economia italiana 2024 – 2026
11 aprile 2024 Proiezioni per l’economia italiana 2024 – 2026
Secondo le proiezioni macroeconomiche elaborate dalla Banca d’Italia, il PIL nazionale aumenterebbe dello 0,6% nel 2024, dell’1% nel 2025 e dell’1,2% nel 2026.
Bilancia agroalimentare italiana 2023
8 aprile 2024 Bilancia agroalimentare italiana 2023
Nel 2023 le esportazioni italiane di prodotti agroalimentari hanno registrato una crescita del 5,7% rispetto al 2022, raggiungendo i 64 miliardi di euro (prodotti trasformati 55,3 miliardi, prodotti agricoli 8,8 miliardi).
Istat: Rapporto sulla competitività dei settori produttivi 2024
2 aprile 2024 Istat: Rapporto sulla competitività dei settori produttivi 2024
Il XII Rapporto sulla competitività dei settori produttivi analizza gli shock che dal 2020 hanno colpito l’economia italiana e valuta le conseguenze sulla performance del sistema e sui comportamenti d’impresa.
Export prodotti cosmetici nel 2023
25 marzo 2024 Export prodotti cosmetici nel 2023
Centro Studi di Cosmetica Italia ha presentato al Cosmoprof Worldwide Bologna 2024 i dati congiunturali e l’andamento dell'export del settore cosmetico nazionale.
Geografia produttiva delle rinnovabili in Italia 2024
21 marzo 2024 Geografia produttiva delle rinnovabili in Italia 2024
Fondazione Symbola racconta il futuro delle energie rinnovabili da qui al 2030 e aggiorna la geografia delle imprese attive nelle filiere del fotovoltaico, eolico, idroelettrico, geotermico e bioenergie.
Export italiano gennaio 2024
20 marzo 2024 Export italiano gennaio 2024
A gennaio il valore dell’export italiano è rimasto pressoché stabile su base annua (-0,2%). L’incremento dei valori medi unitari (+1,7%) è stato compensato da una simile riduzione del dato in volume (-1,8%).
Where to Export Map 2024
15 marzo 2024 Where to Export Map 2024
SACE ha pubblicato un aggiornamento, dedicato alle imprese che guardano alle opportunità provenienti dai mercati esteri, che analizza come si sta muovendo la domanda mondiale.
Mercato globale dei beni di lusso 2024
14 marzo 2024 Mercato globale dei beni di lusso 2024
Secondo il report di RetailX “Global Luxury” nel 2023 il mercato mondiale dei beni di lusso ha raggiunto i 354,81 miliardi di dollari (erano 312,63 nel 2022).
Esportazioni delle regioni italiane 2023
12 marzo 2024 Esportazioni delle regioni italiane 2023
Nel 2023, rispetto all’anno precedente, l’export nazionale in valore risulta stazionario e riflette dinamiche territoriali molto differenziate.