A novembre si stima una crescita congiunturale per entrambi i flussi commerciali con l’estero, più intensa per le esportazioni (+2,7%) che per le importazioni (+1,7%).
A novembre l’export aumenta su base annua del 16,8%: la crescita è più sostenuta verso l’area Ue (+19,9%) rispetto ai mercati extra Ue (+13,4%).
L’import registra un incremento tendenziale più marcato (+27,9%), che coinvolge sia l’area Ue (+21,6%) sia, in misura molto più ampia, l’area extra Ue (+37,8%).
Nei primi undici mesi del 2021, la crescita tendenziale delle esportazioni (+18,4%) è dovuta in particolare all’aumento delle vendite di prodotti della raffinazione, metalli, prodotti chimici e alimentari che spiegano circa la metà dell’aumento tendenziale.
Principali partner commerciali
I paesi che forniscono i contributi maggiori all’incremento dell’export nazionale su base annua, sono:
- Germania (con un aumento del 17,3%)
- Stati Uniti (+24,4%)
- Paesi Bassi (+49,2%)
- Spagna (+21,8%)
- Francia (+10,0%)
- Belgio (+30,7%).
Sono in calo le vendite verso Svizzera (-5,7%), Regno Unito (-2,7%), Cina (-3,6%) e paesi ASEAN (-6,8%).
La stima del saldo commerciale a novembre 2021 è pari a +4.163 milioni di euro (era +6.864 a novembre 2020). Al netto dei prodotti energetici il saldo è pari a +8.156 milioni (era +8.497 a novembre dello scorso anno).
Flussi commerciali con l’estero, variazioni % tendenziali
Prezzi all’importazione
I prezzi all’import continuano ad aumentare su base mensile e ad accelerare su base annua (+15,9%, da +15,3% di ottobre), spinti principalmente dai rialzi dei prezzi di beni intermedi e beni di consumo non durevoli.
I prezzi all’importazione segnano incrementi tendenziali in quasi tutti i settori manifatturieri; i più elevati interessano:
- fabbricazione di coke e prodotti petroliferi raffinati (+56,0% Area euro, +26,5% Area non euro)
- metallurgia e fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+27,6% Area euro, +26,1% Area non euro)
- fabbricazione di prodotti chimici (+24,7% Area euro, +14,8% Area non euro)
- industria del legno, della carta e stampa (+18,2% Area euro, +20,6% Area non euro).
Fonte: Istat (18 gennaio 2022)