16 agosto 2023

Analisi del settore e dei consumi cosmetici in Italia nel 2022

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Cosmetica Italia ha pubblicato l’Annuario con le statistiche relative al sistema cosmetico e approfondimenti sui più recenti cambiamenti in tema di offerta e di trend di consumo.

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ll 2022 si è confermato un anno positivo: la produzione, in crescita di 12,4 punti percentuali, tocca i 13,3 miliardi di euro; l’export, che rappresenta il 44% della produzione, supera i 5,8 miliardi di euro (+18,5%). Bene anche il mercato interno (+8,5%) che registra un valore prossimo agli 11,5 miliardi di euro.

La ricchezza generata dalla filiera cosmetica nel 2022 ha superato i 25 miliardi di euro (1,31% del PIL italiano). Considerando la filiera allargata, dalle materie prime, ai macchinari di produzione e imballaggio, fino alla distribuzione finale, il valore del fatturato raggiunge i 36 miliardi di euro.

La filiera è riuscita a incorporare le leve inflattive: alla fine del 2022 l’aumento dei prezzi del comparto è stato al di sotto del 4%, mentre l’aumento del sistema manifatturiero italiano ha superato mediamente l’8%.

La Lombardia si conferma la regione con la più alta densità d’imprese cosmetiche con quasi il 55%, seguita da Emilia-Romagna con il 10,5%, dal Veneto con il 6,6%, e dalla Toscana con quasi il 6%.

Nel 2023 il fatturato della filiera è atteso in crescita di 8 punti percentuali a 14,3 miliardi di euro, e i consumi ancora dinamici a +6,3% per 12,2 miliardi di euro di acquisti.

Principali canali di vendita

I canali tradizionali e digitali nel 2022 crescono di 8,3 punti percentuali, trainati principalmente dalla profumeria (+18,1% con vendite a 2.217 milioni di euro). Gli acquisti in profumeria hanno raggiunto i livelli pre-Covid (+5,9% la crescita del periodo 2019-2022) grazie al traino delle fragranze storiche (circa 90% il peso a valore sul totale profumeria alcolica venduto nel canale) e dei prodotti legati al trucco che tornano a concentrare oltre un quarto del totale delle vendite in profumeria.

Le vendite di cosmetici nel canale farmacia hanno registrato un pieno recupero rispetto al periodo pre-Covid, (+4,6% la crescita registrata tra il 2021 e il 2022 e +4% quella tra il 2019 e il 2022) che porta a un valore dei consumi nel canale di poco superiore a 1.950 milioni di euro. La multicanalità della farmacia ha favorito le dinamiche di crescita: le vendite attraverso piattaforme online passano dal 3,4% del 2019 all’8,2% nel 2022, a discapito della market share inter-canale delle farmacie tradizionali che ridimensionano la loro quota nello stesso periodo dal 77,3% al 71,7%. La qualità rimane il primo motivo di scelta degli acquisti in farmacia grazie all’offerta di prodotti adatti a tutte le tipologie di pelle e all’alto grado di fiducia per la consulenza del farmacista.

Prosegue la performance a doppia cifra delle vendite online che nel 2022 registrano una crescita di 13,4 punti percentuali, con volume di vendita prossimo a 990 milioni di euro. I lockdown, l’ingresso di nuove piattaforme internazionali di vendita e lo sviluppo di iniziative da parte di numerosi soggetti legati ai canali tradizionali stanno accelerando le dinamiche di vendita. Secondo la rilevazione di Human Highway, condotta a cavallo della primavera 2023, la cura dei capelli registra le dinamiche di crescita più importanti negli ultimi cinque anni, insieme ai prodotti per l’igiene della persona, i dentifrici e i collutori. Crescita media in linea con le altre famiglie di prodotto invece per i prodotti per la cura del viso.

Importazioni ed esportazioni

Nel 2022 l’export registra un pieno recupero, con un valore pari a 5.851 milioni di euro (+18,5%). Anche la crescita dei dati in quantità è positiva (+4,5%) anche se più contenuta a seguito del rincaro dei prezzi.

Aumentano rispetto al 2021 anche le importazioni che superano 2.568 milioni di euro (+16,9%), mentre in quantità la performance è più contenuta (0,4%).

La bilancia commerciale, pari a fine 2022 a 3.282 milioni di euro, recupera 540 milioni di euro rispetto al 2021 e raggiunge il livello record per il comparto.

La profumeria alcolica, prima famiglia di prodotto per valore dell’export cosmetico (1.488 milioni di euro) cresce del 26,5%, i prodotti per la cura del viso e del corpo, seconda famiglia con un valore di oltre 1.300 milioni di euro registrano un +15,6%. La categoria dei trucchi, quarta famiglia per valore delle esportazioni, registra una variazione positiva di 20 punti percentuali. Ottima tenuta anche dei prodotti più orientati verso l’azione igienizzante: cura capelli (+16,7%), igiene personale (+10%).

Principali mercati

Gli Stati Uniti (+38,7%) raggiungono la prima posizione con il sorpasso storico nei confronti della Francia (+10,7%), complice il cambio euro-dollaro favorevole; segue in terza posizione la Germania (+3,6%). Le prime tre destinazioni concentrano quasi 1,9 miliardi di export cosmetico, pari a quasi un terzo del totale italiano nel mondo.

Presentano crescite importanti anche Spagna (+17,9%), Regno Unito (+14,6%), Paesi Bassi (+17,7%), Polonia (+36,2%), Emirati Arabi Uniti (+60,7%), Belgio (+24%), Canada (+36,4%) e Brasile (+34,7%).

Nel periodo 2012-2022, l’export cosmetico è cresciuto a doppia cifra in Cina (+27,6%) e India (+20%).

Fonte: Cosmetica Italia

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