Monitor Altagamma-Bain
Il mercato dei beni personali di lusso, dopo la peggior contrazione di sempre nel 2020, ha registrato un deciso rimbalzo nel 2021 raggiungendo circa € 288 miliardi (il quarto trimestre +7% rispetto allo stesso periodo del 2019). Questo ha portato a una crescita del 3% in valore rispetto al 2019.
A fronte di una Cina che rallenta per i lockdown, la crescita dei consumi sarà trainata dalla forte domanda del consumatore americano e da un’accelerazione della ripresa in Europa.
Il 2022 è iniziato con un primo trimestre molto positivo (+17/+19% rispetto allo stesso periodo del 2021 a tassi correnti, +13/+15% a tassi costanti). Nonostante l'iperinflazione, il rallentamento della crescita del PIL e il conflitto russo-ucraino, il mercato dei beni personali di lusso si è dimostrato resiliente.
La direzione attesa per il mercato dei beni personali di lusso nel medio termine rimane invariata (360-380 miliardi di euro al 2025), mentre per il 2022 sono previsti due possibili scenari:
- lo scenario ottimistico, in cui la crescita dei primi sei mesi continua per tutto l'anno, per raggiungere circa € 320-330 miliardi nel 2022 (+10/15% rispetto al 2021)
- lo scenario più conservativo, in cui la crescita è contenuta a causa di una più lenta ripresa della Cina e della possibile flessione della spesa nei mercati maturi, per raggiungere circa € 305-320 miliardi nel 2022 (+5/10% rispetto al 2021).
Altagamma Consensus
In rialzo le previsioni di crescita di Europa (+12%) e Stati Uniti (+10%) che beneficiano del consumo locale e della ripresa del turismo internazionale. Stabili le stime di crescita per l’America Latina (+7%) e per il Giappone (+7,5%). L’Asia (+5%), traino del comparto nel corso della pandemia e nel 2021, frena decisamente la crescita per via delle strategie anti-Covid in Cina.
Si normalizza il retail digitale (+11%) dopo la crescita impetuosa degli ultimi due anni, ma si conferma la tendenza ad investire in questo canale, penalizzando il wholesale digitale (+9%).
Il retail fisico (+9%), dopo due anni difficili e di trasformazione, si rilancia, facendo leva su un concetto di store più esperienziale. Il wholesale fisico (+4%) risente del calo dei flussi turistici.
Le migliori performance sono previste per gioielli (+9%), pelletteria (9,5%) e calzature (+7,5%), ma positive le stime anche per l’abbigliamento (+7%), con ritorno in ufficio e alla convivialità che spingono a un ritorno al formale, e per la cosmesi (+7%). Dopo il recente boom, rallentano invece gli orologi (+6,5%).
L’EBITDA delle imprese di alta gamma è previsto in crescita del 9%.
Altagamma-Bain High-End Design Market Monitor 2022
Il mercato globale dell’arredamento di design di alta gamma nel 2021 vale circa 40 miliardi di €, registrando una ripresa otto volte superiore agli altri settori luxury (moda, auto, esperienze) e superando i livelli pre-pandemici del 7%.
Secondo l’Altagamma-Bain High-End Design Market Monitor 2022, il settore potrà crescere ulteriormente fino a quota € 60 miliardi nel 2026 se saprà cogliere alcune opportunità, fra cui la seconda urbanizzazione della Cina, la spinta contraria degli Stati Uniti a uscire dalle città e un più forte focus su contract e digitale.
Il report individua alcuni macrotrend che guideranno l'evoluzione del Core HEDF (High-end design furnishing”) nei prossimi anni:
- le case rappresentano sempre di più un rifugio personale, in cui si trascorre più tempo: la riscoperta della dimensione domestica
- estensione del ruolo della casa: gli ambienti interni e esterni intersecano i loro confini
- ‘ruralizzazione della ricchezza’: nei mercati occidentali, specialmente negli USA, cresce la ricerca di soluzioni abitative al di fuori delle grandi aree metropolitane
- nelle economie emergenti (Cina, Sud-Est asiatico) si attende una seconda ondata di urbanizzazione che può favorire la crescita del mercato immobiliare e delle costruzioni
- maggiore raffinatezza estetica anche negli spazi commerciali e retail.
I brand italiani sono protagonisti con il 25% di quota di mercato e potranno crescere ulteriormente puntando su una ulteriore managerializzazione, investendo sulla sostenibilità e puntando su Cina e USA, entrambi mercati con un significativo sviluppo immobiliare.
Claudia D’Arpizio, Senior Partner e Global Head of Fashion & Luxury di Bain & Company, sottolinea che: “Le aziende sono chiamate a un ripensamento strategico, evolvendo da produttori a retailer con l’obiettivo di intercettare il potenziale legato alla trasformazione delle abitudini di consumo, incorporando anche opzioni orientate al noleggio e alla circolarità. Grazie alla loro leadership, i brand italiani potranno fare da apripista per guidare il cambiamento, sfruttando il loro DNA distintivo di imprenditorialità, innovazione e creatività”.
Fonte: Altagamma