Le previsioni sono ottime per Cina (+50% rispetto alla media di propensione all’acquisto True-Luxury) e Stati Uniti (+40%), ma non per l’Europa (-40%).
Dopo che i beni di lusso personali sono tornati ai livelli pre-pandemici, anche il lusso esperienziale (previsto contare nel 2023 per il 57% del valore totale del mercato) si sta riprendendo.
True-Luxury Global Consumer Insight
L’indagine Altagamma, condotta da Boston Consulting Group, quest’anno ha analizzato alcuni elementi che alimentano l'insoddisfazione dei clienti True-Luxury verso l’esperienza digitale. Infatti, mentre il livello di soddisfazione nel canale fisico è nel lusso il doppio rispetto a quello del mass market, le esperienze di acquisto online dei marchi di lusso riscontrano una soddisfazione bassa rispetto al mass retail e ai player solo online.
Per migliorare l'esperienza dell’utente, i marchi possono giocare in difesa con l'iper-specializzazione (ogni touchpoint svolge un ruolo e i clienti sono guidati verso quello ottimale), o in attacco con l'iper-personalizzazione (tutti i touchpoint svolgono ogni ruolo, adattandosi alle esigenze del singolo cliente).
Il 40% dei consumatori più alto-spendenti si aspetta di aumentare la propria spesa durante il prossimo anno.
- L'euforia post-pandemica della Cina (crescita prevista del 15-20% nel 2023) comporta una notevole propensione all’acquisto di lusso (+50% rispetto alla media True-Luxury) coerente con la riapertura del Paese.
- Gli Stati Uniti mostrano una propensione del 40% superiore alla media TrueLuxury.
- Gli Europei, invece, presentano una propensione netta d’acquisto inferiore del 40% alla media True-Luxury, fortemente influenzati dall’incertezza del quadro macro.
In Medio Oriente il mercato del lusso personale è valutato circa 15 miliardi di euro nel 2023 e si attende che raggiunga 30-35 miliardi di euro nel 2030. Gli Emirati Arabi Uniti (EAU) e il Regno dell'Arabia Saudita (KSA) sono i due principali motori della crescita regionale. Il mercato del lusso personale in KSA ha un valore di circa 3 miliardi di euro nel 2023 e si attende che raggiunga circa 6 miliardi di euro nel 2030, raddoppiando la sua dimensione.
Nel 2022 i giovani (Millennial e Gen Z) hanno rappresentato un valore per il settore di oltre 200 miliardi di euro, il doppio rispetto al 2016. Valore che raddoppierà ancora entro il 2026, quando saranno il 75% del mercato.
I brand dovranno tenere conto delle caratteristiche che distinguono questo target da quello dei “Senior”, studiando strategie di ingaggio diversificate, con una personalizzazione dell’offerta e della comunicazione.
Focus Retail
La rete di negozi dei principali marchi del lusso si è ampliata solo dello 0,5% dal 2019. Il retail di lusso continua a essere concentrato in un numero relativamente ridotto di città internazionali: le 25 più importanti contano circa il 40% dei punti vendita.
I grandi marchi stanno puntando su negozi più grandi e significativi che integrano nella loro architettura elementi del DNA del marchio e del luogo in cui si trovano. Il negozio diventa un luogo “eccezionale” che offre esperienze uniche sempre più personalizzate ed esclusive.
Grazie agli investimenti in comunicazione che li accompagnano, questi nuovi flagship store sono profittevoli, con fatturati di diverse centinaia di milioni di euro e margini elevati.
Ai marchi più piccoli serve inventiva, per allestire negozi diversi che possano fare colpo. Serve pragmatismo, per trovare nuove location che possano costare meno e realismo, per partire piccoli e crescere gradualmente. Avere un grande negozio e poi mancare dei mezzi per fare comunicazione, è una strategia che non paga.
Fonte: Altagamma