21 novembre 2016

Accordo di libero scambio tra UE e Canada, cosa cambia

di lettura

E’ ufficiale. Da qualche giorno Unione europea e Canada hanno siglato il tanto agognato accordo di libero scambio: il CETA che altro non è che l’acronimo di Comprehensive Economic and Trade Agreement  (Accordo Economico e Commerciale Globale).

Accordo di libero scambio tra UE e Canada, cosa cambia

Si tratta dell’ultimo dei tanti accordi di libero scambio che l’UE ha siglato.
Data la portata e l’innovazione in esso contenuta può essere sicuramente definito come un accordo epocale poiché in esso è contenuto un ambizioso progetto sullo sviluppo sostenibile, il lavoro e l’ambiente.

Nonostante alcuni momenti difficili, ultimo dei quali il disaccordo di fiamminghi e valloni con i quali si è poi trovata una intesa, il CETA si va senza dubbio a posizionare come accordo di riferimento per tutti gli accordi di libero scambio che saranno siglati d’ora in avanti dall’UE.

I principali contenuti

Il 99% dei dazi in importazione verranno eliminati e questo determinerà un risparmio per gli esportatori di beni industriali e agricoli superiore a 500 milioni di euro.

Verranno poi eliminate le limitazioni nell’accesso agli appalti pubblici con possibilità per le imprese europee di fare offerte sia a livello federale sia provinciale, regionale e cittadino.
Verrà aperto anche il mercato dei servizi e questo permetterà ai professionisti europei di lavorare in modo più facile anche in Canada.

Le aperture dell'UE su alcuni prodotti sono state limitate e calibrate e sono bilanciate da aperture canadesi che soddisfano importanti interessi esportatori europei. Il Canada ha riconosciuto lo status particolare di cui godono molti prodotti europei in relazione alle cosiddette indicazioni geografiche. E’ stata, infatti, data protezione a più di 140 prodotti europei tra i quali il prosciutto di Parma e lo Schwarzwälder Schinken (prosciutto della Foresta Nera). 

Sono stati mantenuti gli standard di qualità vigenti. Solo i prodotti e servizi che rispettano pienamente tutte le regolamentazioni previste dall’UE saranno in grado di entrare nel mercato UE. Il CETA, infatti, non cambierà il modo in cui l'UE regola la sicurezza degli alimenti, compresi i prodotti OGM o il divieto di carne con gli ormoni.
E’ prevista poi una diminuzione delle pratiche amministrative con controlli che verranno effettuati solo alla dogana di partenza o di arrivo (non in entrambe le dogane) e questo permetterà di velocizzare e rendere più snelle le pratiche doganali, soprattutto alle imprese più piccole e a quelle che si avvicinano per la prima volta ad un mercato estero.

Dopo la firma, il Parlamento europeo deve dare il suo consenso (molto probabilmente nella seduta di gennaio 2017) al CETA perché entri in vigore provvisoriamente. L'applicazione provvisoria, una volta che un accordo è stato approvato dagli Stati membri nel Consiglio e dal Parlamento europeo, permette ad aziende e consumatori europei di trarre i benefici dell'accordo nella fase iniziale.
Per quanto riguarda l’Investment Court System (ICS), il sistema giudiziario per la protezione degli investimenti, poiché il dibattito è ancora aperto in molti Paesi UE, sarà attuato dopo che tutti gli Stati membri avranno concluso le loro procedure nazionali di ratifica.

Conclusioni

E’ bene inteso che si tratta pur sempre di un accordo bilaterale, pertanto tutti i vantaggi descritti saranno anche a favore di imprenditori e professionisti canadesi. Ma questo, a parere di chi scrive, non deve spaventare.

Infatti, gli accordi di libero scambio hanno la funzione di potenziare gli scambi tra i Paesi che lo hanno siglato attraverso il risparmio di costi (i dazi) e lo snellimento delle pratiche laddove previsto. Questo, normalmente, determina un beneficio per tutti poiché è accresciuto l’interesse non solo per chi deve esportare verso il Paese firmatario dell’accordo ma anche per chi, da tale Paese, deve scegliere da dove importare. E questa è un’opportunità notevole per un’impresa, piccola o grande che sia, di incrementare i propri scambi con un Paese in forza di un trattamento privilegiato come avverrà d’ora in avanti anche tra UE e Canada, attraverso il CETA.

Giuseppe De Marinis

Tag dell'informativa
Ti potrebbe interessare
Analisi di mercato
Istat: area euro stabile, su l’export verso USA, UK e Spagna, giù le vendite verso Germania e Francia
11 ottobre 2024 Istat: area euro stabile, su l’export verso USA, UK e Spagna, giù le vendite verso Germania e Francia
Il Presidente dell’Istituto nazionale di statistica ha descritto un’area euro stabile e grandi economie condizionate da vari fattori di incertezza, aggiornando quanto già pubblicato dall'Istat a settembre.
Istat: andamento e prospettive dell'economia italiana
Istat: andamento e prospettive dell'economia italiana
30 luglio 2024 Il rapporto di luglio 2024 dell’Istat fornisce un quadro complesso, ma moderatamente ottimistico, dell'economia italiana. 
L’Export agroalimentare italiano: crescita tra innovazione e tradizione
L’Export agroalimentare italiano: crescita tra innovazione e tradizione
31 maggio 2024 Un'analisi delle tendenze e delle prospettive future del settore tra mercati emergenti e tecnologie avanzate.
Export italiano febbraio 2024
22 aprile 2024 Export italiano febbraio 2024
Tra gennaio e febbraio le vendite italiane oltreconfine sono risultate in rialzo dello 0,8%, sul supporto dei valori medi unitari (+1%) e a fronte di un contributo pressoché nullo del dato in volume (-0,2%).
Design economy 2024
19 aprile 2024 Design economy 2024
Il Rapporto Design Economy di Fondazione Symbola fornisce dati e approfondimenti sul comparto del design italiano e sui nuovi trend.
Buone prospettive per l’export di vino italiano
15 aprile 2024 Buone prospettive per l’export di vino italiano
Nel 2023 le esportazioni enologiche italiane, che rappresentano più del 20% dell’export totale del settore alimentari e bevande, hanno raggiunto € 7,8 miliardi (in leggera flessione rispetto al 2022).
Bilancia agroalimentare italiana 2023
8 aprile 2024 Bilancia agroalimentare italiana 2023
Nel 2023 le esportazioni italiane di prodotti agroalimentari hanno registrato una crescita del 5,7% rispetto al 2022, raggiungendo i 64 miliardi di euro (prodotti trasformati 55,3 miliardi, prodotti agricoli 8,8 miliardi).
Proiezioni per l’economia italiana 2024 – 2026
4 aprile 2024 Proiezioni per l’economia italiana 2024 – 2026
Secondo le proiezioni macroeconomiche elaborate dalla Banca d’Italia, il PIL nazionale aumenterebbe dello 0,6% nel 2024, dell’1% nel 2025 e dell’1,2% nel 2026.
Istat: Rapporto sulla competitività dei settori produttivi 2024
2 aprile 2024 Istat: Rapporto sulla competitività dei settori produttivi 2024
Il XII Rapporto sulla competitività dei settori produttivi analizza gli shock che dal 2020 hanno colpito l’economia italiana e valuta le conseguenze sulla performance del sistema e sui comportamenti d’impresa.
Export prodotti cosmetici nel 2023
25 marzo 2024 Export prodotti cosmetici nel 2023
Centro Studi di Cosmetica Italia ha presentato al Cosmoprof Worldwide Bologna 2024 i dati congiunturali e l’andamento dell'export del settore cosmetico nazionale.