30 nov 2019 10:20 30 novembre 2019

Accordo di partneriato tra Unione europea e Singapore

di lettura

Il 21 novembre è entrato in vigore l’accordo commerciale tra l’UE e la Repubblica di Singapore approvato dal parlamento europeo lo scorso 8 novembre 2019. Nell'articolo i contenuti dell'accordo e i vantaggi che ne derivano per gli scambi commerciali.

Accordo di partneriato tra l’Unione europea e Singapore

Singapore è una piccola isola dell’Asia Sud-Orientale, un Paese considerato quarto principale centro finanziario del mondo, avente un ruolo significativo nel commercio internazionale e nella finanza mondiale.
La città-nazione di Singapore si è mostrata sempre più integrata nel mondo occidentale, soprattutto grazie al suo straordinario sviluppo nel settore industriale, che si basa sull’alta tecnologia e sulle attività terziarie. 
Singapore possiede una sviluppata economia di mercato, classificata fra le più libere e competitive al mondo, tanto che addirittura all’inizio del XX secolo, il Paese veniva considerato una delle quattro tigri asiatiche insieme a Hong Kong, Corea del Sud e Taiwan. Inoltre, il porto di Singapore è tra i primi cinque per attività e traffico su scala mondiale. 

L’8 novembre 2019 il Parlamento Europeo ha approvato l’accordo commerciale tra l’UE e la Repubblica di Singapore che è entrato in vigore il 21 novembre, nella parte riguardante l’accordo commerciale

A livello europeo, l’accordo rientra nel gruppo ALS (Accordi di Libero Scambio) e consta di due principali elementi:

  • Accordo commerciale 
  • Accordo sugli investimenti UE – Singapore

La parte riguardante gli investimenti, entrerà in vigore solo dopo la ratifica dei singoli Stati Membri dell’Unione.

Punti essenziali dell’accordo commerciale

Settore Doganale

1) Abbattimento dazi doganali

Oltre l'80% delle importazioni da Singapore entreranno nell'UE in esenzione da dazi. I rimanenti dazi UE saranno eliminati nell'arco dei 3 o 5 anni in base al tipo di prodotto.
Beneficeranno dell'eliminazione immediata dei dazi solo le seguenti categorie, quali: prodotti elettronici, farmaceutici, petrolchimici e prodotti agricoli trasformati. I dazi su alcuni tipi di tessili e tappeti saranno eliminati entro 3 anni, mentre quelli su biciclette, frutta, cereali e calzature sportive saranno eliminati nell'arco di 5 anni.
Molti prodotti della UE in ingresso attualmente a Singapore godono già di esenzioni daziarie, che continueranno a sussistere, mentre verranno abolite le misure tariffarie nei confronti delle bevande e dei prodotti alcolici di origine UE.

2) Agevolazioni ai fini dell’origine preferenziale 

Nell'odierna economia globale, le imprese, grandi e piccole, operano spesso all'interno di catene di approvvigionamento internazionali e i loro prodotti contengono sempre più componenti sia di origine nazionale che di importazione.
L'accordo commerciale UE-Singapore riconosce la natura integrata delle catene di approvvigionamento dell'Asia sudorientale includendo la nozione di "cumulo ASEAN" . Ciò consentirà ai produttori aventi sede a Singapore di considerare originari del paese, componenti acquisiti da altri Stati membri dell'ASEAN.
La preferenzialità dei prodotti verrà riconosciuta tramite attestazione nei documenti commerciali, purchè l’operatore economico abbia lo status di “Esportatore Autorizzato”, come avviene attualmente con gli scambi commerciali con la Corea del Sud.

3) Rimozioni delle barriere tecniche non tariffarie
L’accordo cerca di omologare ed uniformare, al fine di agevolare il libero commercio, le divergenze di natura tecnica ai fini della sicurezza e della compatibilità ambientale ed elettromagnetica, soprattutto nei seguenti settori:

  • Prodotti elettronici
  • Veicoli a motori e loro parti
  • Prodotti farmaceutici e dispositivi medici
  • Apparecchi e strumenti per l’energia rinnovabile

4) Migliorare la collaborazione tra le amministrazioni doganali
Le amministrazioni doganali si confronteranno per semplificare, armonizzare e modernizzare le procedure commerciali e doganali al fine di ridurre i costi delle transazioni  e promuovere il commercio legittimo anche con il riconoscimento dello status di Operatore Economico Autorizzato della UE, da parte delle autorità di Singapore.

Benefici su altri settori

1)Tutela delle indicazioni geografiche nel settore alimentare

Nel settore alimentare saranno più del 25% le tutele che verranno riconosciute all’Italia e precisamente: l’Aceto balsamico di Modena, la Mortadella di Bologna, il Prosciutto di Parma e quello di S. Daniele, il Gorgonzola, il Grana Padano, la Mozzarella di Bufala Campana, il Pecorino Romano, l’Arancia Rossa di Sicilia, la Lenticchia di Castelluccio di Norcia e il Pomodoro di Pachino, ed altre.
Nel settore delle bevande invece, la Grappa, il Chianti, il Prosecco e il Montepulciano d’Abruzzo, solo per citarne alcune.

2) Apertura globale dei mercati dei servizi
Si prevedono particolari agevolazioni ed opportunità di investimenti per le imprese europee specialmente nei settori delle telecomunicazioni, dell’ingegneria, dell’informatica, del trasporto marittimo e dei servizi ambientali. Dal punto di vista finanziario, vi sarà inoltre l’opportunità, da parte delle banche europee, di estendere la propria rete finanziaria e commerciale a Singapore.
 
3) Opportunità di partecipazione agli appalti
E’ prevista la reciproca partecipazione alle gare per gli appalti pubblici con metodi moderni e con elevati standard di trasparenza e correttezza. Il maggior numero di appalti pubblici si prevedono nei settori del trasporto e nelle strutture per il miglioramento dell’ambiente.

4) Tutela dei diritti di proprietà intellettuale
L’accordo commerciale rafforza le già esistenti norme sia nella UE che a Singapore sul rispetto dei diritti di proprietà intellettuale. I titolari dei diritti di proprietà intellettuale potranno avvalersi anche della tutela a livello doganale per bloccare alle frontiere le merci contraffatte o sospette di violare il diritto della proprietà intellettuale.

5) Impegni in materia di sviluppo sostenibile ed equo solidale nel commercio
L’accordo prevede un impegno sostanzioso e vincolante per favorire pratiche commerciali a tutela dell’ambiente, dei diritti dei lavoratori e dello sviluppo sociale sostenibile. Dette tutele dovranno essere in linea con tutti gli accordi già presi a livello internazionali da entrambi le parti.

Vantaggi e prospettive future

Negli ultimi 5 anni l’Unione Europea ha messo in atto ben 16 accordi commerciali con i propri partner. Attualmente son ben 42 gli accordi commerciali sottoscritti dall’Unione Europea con 73 paesi o gruppi di paesi. Tutto ciò rappresenta a livello mondiale la più grande rete commerciale.
Sicuramente quest’accordo diventerà un trampolino di lancio verso l’Asia, in quanto si tratta di un primo accordo commerciale bilaterale tra l'UE e un paese membro dell'Associazione delle nazioni del Sud-Est asiatico (ASEAN), con scambi bilaterali di merci per un valore complessivo di oltre 53 miliardi di euro e scambi di servizi per 51 miliardi di euro. Basti pensare che oltre 10 mila imprese dell’Ue si sono stabilite appunto in questo Paese avanzato ed in forte crescita. Nel 2017 il complesso degli investimenti bilaterali ha raggiunto i 344 miliardi.
La seguente infografica mostra tutte le città dell’UE dove ci sono aziende che attualmente stanno esportando verso Singapore, solo in Italia oltre 800 città:


 
Fonte: https://ec.europa.eu/trade/policy/in-focus/eu-singapore-agreement/eu-singapore-in-your-town/

Per ulteriori approfondimenti, consultare: 
Accordo commerciale
Elementi chiave dell’accordo

Mariaester Venturini

Analisi di mercato
Battuta d’arresto per il lusso globale
10 luglio 2025 Battuta d’arresto per il lusso globale
L’instabilità influisce sulla fiducia dei consumatori dell’alto di gamma: soffrono USA e Cina, più stabili UE e Giappone. Medio Oriente, America Latina e Sud-Est Asiatico si confermano positivi.
1° Rapporto Turismo DOP in Italia
30 giugno 2025 1° Rapporto Turismo DOP in Italia
Fondazione Qualivita ha presentato il 1° Rapporto Turismo DOP, realizzato da in collaborazione con Origin Italia.
Esportazioni delle regioni italiane 2024
20 giugno 2025 Esportazioni delle regioni italiane 2024
Secondo l'Istat, nel 2024, il 72,4% dell’export è stato realizzato da 5 regioni: Lombardia (oltre un quarto del valore nazionale), Emilia-Romagna, Veneto, Toscana e Piemonte.
Polonia crescita al 3,3% e investimenti nell’eolico offshore
11 giugno 2025 Polonia crescita al 3,3% e investimenti nell’eolico offshore
La Commissione Europea ha rivisto al ribasso le previsioni di crescita: l’UE scende all’1,1% per risalire, nel 2026, all’1,5%. Molto migliore la dinamica del Pil polacco: +3,3% quest’anno e nel 2026 +3%.
Coface: in aumento le insolvenze nell’Europa centro-orientale
10 giugno 2025 Coface: in aumento le insolvenze nell’Europa centro-orientale
Coface, tra i leader nell'assicurazione del credito e nella gestione del rischio commerciale, ha pubblicato il report annuale sulle insolvenze in Europa centro-orientale (CEE).
Export 2024 Parmigiano reggiano e Gorgonzola
9 giugno 2025 Export 2024 Parmigiano reggiano e Gorgonzola
Nel 2024, il Parmigiano reggiano ha raggiunto il record di 3,2 miliardi di euro al consumo (vendite Italia +5,2%; estero +13,7%). Il gorgonzola festeggia il record di forme prodotte (5.277.959), mentre l’export cresce del 5%.
Artigianato, futuro del made in Italy
6 giugno 2025 Artigianato, futuro del made in Italy
La campagna promozionale “Artigianato, futuro del made in Italy” è promossa da Confartigianato, CNA e Casartigiani, in collaborazione con Fondazione Symbola.
Imprese estere in Italia
29 maggio 2025 Imprese estere in Italia
Il VII Rapporto dell’Osservatorio Imprese Estere esplora il ruolo delle imprese a controllo estero in Italia e il loro contributo alla trasformazione del sistema economico nazionale.
Linee guida per rifornimento di GNL da nave a nave nei porti italiani
28 maggio 2025 Linee guida per rifornimento di GNL da nave a nave nei porti italiani
Pubblicato il primo schema di regolamento portuale per le operazioni di bunkeraggio GNL/bioGNL ship to ship che individua regole comuni per tutti i porti italiani.
Settore vinicolo in Italia 2025
27 maggio 2025 Settore vinicolo in Italia 2025
Area Studi Mediobanca analizza il mercato italiano del vino e le performance economico-finanziarie di 255 società italiane che esprimono il 94,9% del fatturato nazionale del settore.